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2.2.1-Leve di governo dell’offerta di energia elettrica in Italia

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2.2.1-Leve di governo dell’offerta di energia elettrica in Italia

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:51 pm

Il rapporto riassume i risultati di un’indagine condotta nell’ambito del Work Package 2 (Milestone 2.1) del Sottoprogetto OFFGEN (Sviluppo dell’offerta di generazione elettrica) del Progetto SCENARI allo scopo di tracciare un quadro di tutte le possibili leve di governo dell’offerta di energia elettrica di cui è ipotizzabile l’adozione in Italia nel corso del periodo 2000-2030. Per buona parte di questo lavoro, in particolare per quanto esposto nei capitoli da 2 a 7 del presente rapporto, il CESI si è avvalso della collaborazione di esperti della AIEE (Associazione Italiana Economisti dell’Energia), e in particolare del prof. Edgardo Curcio, del dott. Vittorio D’Ermo e dell’ing. Federico Santi. Il rapporto inizia con una panoramica sull’evoluzione del complesso quadro legislativo e normativo del settore dell’energia avvenuta in Italia negli ultimi decenni. In particolare si è fissata l’attenzione sul processo che, a partire dai primi anni novanta, ha portato, e non solo nel settore elettrico, al graduale passaggio da una gestione di fatto accentrata nelle mani dello Stato ad un mercato in via di sempre maggiore liberalizzazione. Ciò ha comportato la necessità di un nuovo rapporto tra iniziativa politica e mercato, con la creazione e lo sviluppo di nuove istituzioni e regole adeguate a consentire l’efficacia dell’intervento pubblico in rapporto ai problemi che l’energia comunque pone in una società organizzata, fra i quali sono da tenere presenti, soprattutto, la sicurezza dell’approvvigionamento, la protezione dell’ambiente e della salute, la competitività del settore industriale, l’equità dei prezzi e delle tariffe per consentire un armonico sviluppo sociale ed economico delle diverse aree geografiche. Di conseguenza si è avuta, in particolare, anche una evoluzione dei tipi di leve di governo di cui si può prospettare l’applicazione in campo energetico. Nel rapporto, le varie possibili leve sono state classificate in base a tre diversi principi di base: il primo è la fonte normativa da cui derivano; il secondo è il livello della norma; il terzo è la natura del provvedimento. Ad un esame attento, quasi tutti i tipi di leva così individuati a livello generale sono apparsi applicabili anche al caso specifico della regolazione dell’offerta nel settore dell’energia elettrica. Tenuto conto di ciò, nel rapporto si è poi cercato di esprimere un giudizio, sulla base delle risultanze disponibili, in merito all’efficacia di quegli strumenti e leve di governo che sono stati utilizzati fino ad oggi in Italia nel settore elettrico, dedicando particolare attenzione ai provvedimenti più recenti, scaturiti a valle del Decreto legislativo n. 79/99 (Decreto Bersani). Queste valutazioni non sono state del tutto agevoli, dal momento che il panorama elettrico italiano sta tuttora attraversando una fase di revisione ed evoluzione.

Anche il confronto con altri Paesi dove sono state recepite prima che in Italia le Direttive Europee sull’apertura del mercato elettrico e sulla promozione dell’elettricità da fonti rinnovabili ha incontrato qualche difficoltà, per la diversa composizione del parco di generazione o per situazioni legislative sensibilmente differenti. Comunque, sulla base delle valutazioni effettuate come sopra detto, è stata compiuta una prima selezione delle leve di governo dell’offerta elettrica ritenute più efficaci e di più agevole applicabilità al sistema elettrico nazionale, non solo con riferimento al panorama attuale, ma anche, e soprattutto, in una prospettiva di medio o lungo periodo (cioè fino al 2030). Come passo successivo, si è poi tentato di individuare gli obiettivi generali di sviluppo del parco di generazione e della rete elettrica nazionale che il Governo italiano potrebbe decidere, verosimilmente, di perseguire negli anni a venire, ad esempio allo scopo di diversificare maggiormente le fonti energetiche, di aumentare l’autosufficienza energetica del Paese, di diminuire le importazioni nette di energia elettrica, di ridurre l’impatto ambientale e così via. Sulla base di queste ipotesi, si sono individuate le leve di governo che sembrerebbero più adatte al raggiungimento dei vari obiettivi così delineati. Si è infine verificato che quasi tutte le leve di governo dell’offerta elettrica considerate nel presente rapporto potrebbero essere rappresentate adeguatamente con il generatore di modelli Markal-Times adottato per le simulazioni dell’evoluzione del sistema elettrico nel Progetto SCENARI (Sottoprogetto SCESEL). Il possibile impatto delle varie leve sull’evoluzione del sistema elettrico nazionale potrebbe quindi essere valutato, anche quantitativamente, fino al 2030. Alcuni strumenti operativi per la simulazione delle leve sono anzi già previsti sin d’ora nello stesso generatore di modelli e vengono descritti brevemente alla fine del rapporto.

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