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2.2.1-Validazione di tecniche SASW per la caratterizzazione geotecnica di dighe in terra. – Analisi della prova SASW e prime indagini sperimentali di laboratorio

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2.2.1-Validazione di tecniche SASW per la caratterizzazione geotecnica di dighe in terra. – Analisi della prova SASW e prime indagini sperimentali di laboratorio

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:18 pm

La costruzione di dighe in terra e delle annesse opere accessorie comporta la necessità di realizzare rinterri e rilevati utilizzando sia materiali coesivi ( diaframmi, nucleo e rivestimenti impermeabili ) che materiali granulari (contronuclei, rinfianchi e rivestimenti protettivi ). E’ estremamente importante per la funzionalità delle opere che sia garantita una certa uniformità di comportamento sia in termini di rigidezza strutturale che di cedimenti e deformazioni. Il materiale solitamente impiegato nella costruzione di tali opere è in genere reperito nei dintorni della zona d’impiego. I materiali granulari, molto spesso ghiaiosi, possono essere prelevati da depositi alluvionali in cui il trasporto subito nel corso delle ere geologiche ha smussato i contorni dei grani rendendoli per lo più di forma arrotondata oppure possono essere il risultato della frantumazione di materiali di cava e presentare contorni più spigolosi. La realizzazione dei rilevati avviene attraverso la compattazione del materiale in strati, aventi generalmente spessore di 30 ÷ 50 cm., con successive passate di opportuni mezzi di cantiere ( rulli sia statici che vibranti ). Una volta definite, mediante prove di laboratorio, le caratteristiche da rispettare nella compattazione ( densità ed umidità ottimale ) vengono realizzati dei rilevati sperimentali variando opportunamente lo spessore dello strato ed il numero di passate dei mezzi di compattazione per verificare qual è la combinazione tecnico- economica ottimale. Sui rilevati sperimentali vengono infine eseguite prove di controllo della densità ed eventualmente prove di carico su piastra. Nel caso di materiali coesivi la determinazione della permeabilità è in genere eseguita in laboratorio mediante il prelievo di campioni cubici od indisturbati. Le stesse misure vengono eseguite in corso d’opera del rilevato per verificare i parametri progettuali con frequenza stabilita dall’importanza e dalla volumetria della costruzione. Questa metodologia di indagine consente una valutazione delle caratteristiche della diga in terra puntuale e circoscritta ad un volume molto piccolo rispetto alla volumetria globale dell’opera, inoltre eventuali disomogeneità all’interno del corpo diga possono essere solo casualmente rilevate nel corso delle verifiche durante la costruzione. Nell’ambito della caratterizzazione dei terreni e delle opere in terra mediante tecniche dinamiche non invasive, riveste un ruolo di notevole interesse la prova SASW ( Spectral Analysis of Surface Waves ) le cui

potenzialità applicative consentono di cogliere aspetti relativi alla valutazione di parametri geotecnici di un sito mediante la propagazione di onde elastiche. Tradizionalmente si può ottenere la determinazione del profilo del modulo di taglio in funzione della profondità Go(z) e la determinazione del profilo dello smorzamento con la profondità Do(z). La velocità delle onde di taglio Vs misurata in un rilevato è rappresentativa della densità e della rigidezza del materiale che costituisce l’opera. Inoltre i volumi di terreno investigati con una prova sismica sono notevolmente più elevati, con una conseguente maggiore rappresentatività delle indicazioni ottenute, rispetto alle misure puntuali tipiche delle prove tradizionali di verifica e controllo. Inizialmente la presente ricerca presenta i principi teorici su cui si basa l’esecuzione delle prove SASW ed analizza le diverse metodologie operative utilizzate. Nei suoi aspetti fondamentali la metodologia SASW è basata sulla determinazione della velocità di fase delle onde di superficie (onde di Rayleigh) attraverso l’analisi nel dominio della frequenza del campo di moto prodotto dalla sollecitazione del mezzo oggetto di indagine e rilevato da due o più trasduttori, nel primo caso la prova è indicata come SASW a due stazioni mentre nel secondo caso come SASW multistazione. La dipendenza funzionale fra velocità di fase e frequenza descrive un aspetto caratteristico della risposta del mezzo noto come fenomeno di dispersione e fortemente correlato alla stratigrafia del mezzo e alle sue caratteristiche di rigidezza, aspetti questi che molto spesso costituiscono le informazioni più importanti dal punto di vista geotecnico. Tali informazioni vengono determinate confrontando, con opportune procedure di calcolo, la risposta sperimentale (misurata) con la risposta offerta dal modello matematico utilizzato per simulare il mezzo oggetto di indagine (procedura di inversione).

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