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rapporti - Deliverable

2.2.3-Analisi dell’impatto di normative ambientali più restrittive delle attuali per NOx, SOx e polveri sulla gestione dei sistemi di trattamento effluenti gassosi degli impianti termoelettrici di generazione.

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2.2.3-Analisi dell’impatto di normative ambientali più restrittive delle attuali per NOx, SOx e polveri sulla gestione dei sistemi di trattamento effluenti gassosi degli impianti termoelettrici di generazione.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:22 pm

Il presente rapporto, che è stato predisposto nell’ambito del Progetto SCENARI, condotto dal CESI nel secondo triennio (2003-2005) della Ricerca di Sistema per il settore elettrico, si propone di fornire alcune soluzioni tecniche e gestionali applicabili alle già Migliori Tecniche Disponibili (MTD, in inglese BAT indicate nei BRef Documents dalla Commissione Europea IPPC) di trattamento degli effluenti gassosi degli impianti termoelettrici di generazione, che consentono di abbassare ulteriormente i limiti massimi attualmente realizzabili per l’abbattimento di NOx, SOx e polveri. Gli impianti di generazione sul territorio nazionale, in particolare gli impianti a carbone, sono dotati di efficienti tecnologie di controllo delle emissioni, quali DeNOx-SCR, EPS e DeSOx-Wet FGD (Calcare- gesso) che si distinguono come le migliori tecniche disponibili per capacità di abbattimento dei macroinquinanti, come tra l’altro viene confermato e ben documentato nelle linee guida europee, documenti denominati BAT REFerence document (BREF) realizzati dall’ Ufficio Europeo IPPC (www.eippcb.jrc.es). Il progressivo e rapido inasprimento della legislazione ambientale in tema di emissioni, sta spostando l’attenzione degli operatori del settore elettrico dall’obiettivo originario di ottimizzare i processi per la riduzione dei costi di produzione del kWh verso l’obiettivo di individuare e risolvere le problematiche associate all’utilizzo dei sistemi DeSOx, DeNOx e Depolveratori gestiti in condizioni estreme di funzionamento per massimizzare la loro efficienza di abbattimento al fine di rispettare i limiti di legge. Di queste tecnologie sono state affrontate le problematiche di gestione già note agli operatori (che con i limiti di emissione attuali restano ragionevolmente sotto controllo) e individuate le criticità che potrebbero emergere con un funzionamento al limite massimo dell’efficienza di abbattimento. Sono state discusse le problematiche inerenti le interazioni che si possono creare tra questi processi con una gestione “al limite del funzionamento secondo specifica”. Sono state indicate le possibili soluzioni tecniche e gestionali atte al miglioramento delle prestazioni dal punto di vista della riduzione delle emissioni. In questo rapporto non sono stati illustrati e/o approfonditi tutti gli aspetti tecnologici legati alle MTD, di cui esistono, oltre alle autorevoli linee guida europee (BRef Documents) anche abbondanti lavori nella letteratura scientifica. I risultati qui presentati non hanno la pretesa di esaurire la complessa problematica dell’individuazione delle soluzioni tecniche e gestionali che consentano ai gestori di rispettare la normativa vigente e futura. Tuttavia è stato possibile ricavare alcune indicazioni utili sulle possibili soluzioni tecniche e gestionali da applicare sulle MTD attualmente implementate ed i costi relativi. In sintesi è stato possibile stabilire che:

• Le soluzioni tecniche per migliorare la desolforazione a umido calcare-gesso avrebbero un costo di investimento massimo complessivo di 5,25 €/kWe. Mentre i costi operativi e di manutenzione salirebbero dagli attuali 0.2 – 0.3 €/kWh a circa 0.8 €/kWh. L’aumento di efficienza di abbattimento (che di base è 95 –96%) salirebbe ad oltre il 99%. • Le soluzioni tecniche per migliorare la denitrificazione variano tra 16 €/kWe per l’aggiunta di un letto di catalizzatori a circa 42 €/kWe per per l’aggiunta di un letto di catalizzatori di ossidazione dell’ammoniaca con l’implementazione del sistema di controllo della distribuzione dell’ammoniaca e di rilevazione NOx. L’aumento di efficienza di abbattimento (che di base è 80 – 95%) salirebbe a 90% e 99% rispettivamente. • Le soluzioni tecniche per la depolverazione partono da un costo di 0,25 €/kWe per un upgrade del sistema di controllo dell’ESP fino a 19,40 €/kWe per l’aggiunta di due nuovi campi elettrici dell’ESP. L’aumento di efficienza di abbattimento (che di base è 98 – 99%) salirebbe a 99,2% e 99,9% rispettivamente. Nel caso sia possibile realizzare la migliore soluzione tecnica per efficienza di abbattimento che consiste nella implementazione di un filtro a maniche a valle dell’ESP, il costo salirebbe a circa 50 €/kWe con un livello di abbattimento superiore al 99,99%. Per quanto riguarda i limiti massimi raggiungibili con le soluzioni tecniche e gestionali individuate: • Per la desolforazione dei fumi è possibile raggiungere livelli di contenimento delle emissioni di SO 2 a valori < 70 mg/Nm 3 . • Per la denitrificazione è possibile un contenimento delle emissioni di NOx a valori < 50 mg/Nm 3 . • Per le polveri un contenimento delle emissioni a valori < 5 mg/Nm 3 .

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