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rapporti - Deliverable

2.3.3-Aggiornamento del quadro di riferimento delle direttive nazionali/europee in corso di adozione e di prossima emanazione in tema di politiche per i cambiamenti climatici. Confronto dell¿approccio BAU rispetto a quello flessibile

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Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:23 pm

L’attività si inserisce all’interno di un complesso progetto, denominato Scenari, che ha come obiettivo quello di contribuire a definire il ruolo dell’energia elettrica nel sistema energetico nazionale, analizzando le prospettive di sviluppo del S.E. italiano nella sua dimensione territoriale e nel medio-lungo termine, con orizzonte temporale 2010 – 2030. Il progetto Scenari, in sintesi prevede: • lo sviluppo di strumenti e metodologie atti a costruire ed a valutare/analizzare gli scenari di domanda e di offerta; • la conduzione di analisi di dettaglio sia della domanda che dell’offerta di energia (e potenza) elettrica, nonché delle interazioni del sistema elettrico con l’ambiente; • la conseguente costruzione di scenari di sviluppo e la loro valutazione in termini di impatto ambientale, di sicurezza degli approvvigionamenti e di economicità della fornitura, e –più in generale- di sostenibilità L’attività oggetto di questo studio, in particolare, fa riferimento al terzo punto e contribuisce alla costruzione di scenari di generazione elettrica, valutando ed esaminando i vincoli e pressioni ambientali che potrebbero incidere e modificare, a medio lungo termine, la definizione dell’offerta di elettricità. I risultati del lavoro e le relative elaborazioni sono, infatti, parte integrante del progetto nel suo insieme e, in parte, sono confluite all’interno della modellazione MATISSE (Markal-TIMES) del sistema elettrico che verrà sviluppato ed utilizzato nel SottoProgetto SCESEL. Più dettagliatamente, l’attività in studio fa riferimento all’imposizione di vincoli alle emissioni derivanti dalla entrata in forza del Protocollo di Kyoto, e delle Direttive europee sull’Emissions Trading 1 e sullo sviluppo delle energie rinnovabili che imporrà al settore elettrico un’importante riflessione: come riuscire, a breve medio termine, a conciliare competitività d’impresa e sostenibilità ambientale. La sostenibilità ambientale della generazione elettrica, infatti, sta assumendo sempre più importanza e, a breve-medio termine, è prevedibile che i vincoli ambientali relativi alla emissioni di gas serra modificheranno sensibilmente i criteri sinora adottati per il dispacciamento delle unità di produzione. 1 Direttiva 2003/87/CE

Risulta, dunque, importante, sia effettuare la determinazione delle criticità ed la stima degli oneri che il settore deve e dovrà sostenere per far fronte alle attuali e future limitazioni, sia individuare le migliori strategie per farvi fronte, minimizzando i costi e gli impatti sulla competitività del sistema. Poiché le variabili da considerare sono molteplici, con interazioni molto complesse, è stato sviluppato un modello di calcolo CaTr-in (Carbon Trading), che sia in grado di analizzarne e quantificarne le interazioni e di elaborare delle soluzioni di supporto alle decisioni. Il modello consente di orientare l’offerta rispetto alla domanda, secondo principi di minimizzazione dei costi nell’ipotesi di un modello semplificato di mercato dell’energia. A tal proposito, il modello è predisposto di due moduli di assistenza, uno della domanda ed uno dell’offerta, nei quali sono ricostruiti gli elementi, tecnologici, economici, ambientali e di politica ambientale, descrittivi e caratterizzanti l’attuale assetto produttivo elettrico italiano e di come, tendenzialmente, si stima potrà evolvere nei prossimi trent’anni. A tal proposito sono stati inseriti i dati disponibili, le indicazioni più accreditate per le evoluzioni future e gli indirizzi giuridico legislativi, attualmente vigenti o di prossima/prevedibile recepimento. E’ da sottolineare che al modello è stata data particolare enfasi al problema della riduzione dei gas serra, ed è stato, quindi predisposto degli attuali strumenti tecnico economici previsti dalla comunità inrternazionale per far fronte alla riduzione delle emissioni attraverso una via economicamnete sostenibile (mercati dell’emissions trading e CDM) Sulla base di valutazioni di domanda è quindi possibile prevederne l’evoluzione dell’offerta, operando da regimi di puro ordine di merito economico a scenari con significative connotazioni di vincoli di compliance ambientali: a parità di condizioni di confontabilità, per confronto è possibile valutarne le criticità ed i costi. Il modello si contraddistingue per esser innovativo in quanto considera problemi di attualità ed opera in linea con la nuova politica ambientale internazionale, che interpreta le problematiche ambientali come variabili interne al processo gestionale e strategico alle aziende, da considerare nella programmazione strategica a medio lungo termine dello sviluppo del piano industriale,scelte di investimento. Questa logica supera il tradizionale approccio di tipo comando e controllo, per il quale il rispetto dei vincoli si traduce come un costo “esterno”, come una “fee” da pagare per unità di energia prodotta, Catrin, inoltre, consente di abbinare, in modo complementare e in competizione, oltre alle opzioni di compliance ambientali “tradizionali”, anche quelle di mercato, riconducibili all’utilizzo dei meccanismi di flessibilità previsti dal Protocollo di Kyoto Esso è predisposto per operare con la massima flessibilità, sia sul lato dell’impostazione dei vincoli in ingresso al modello, sia nell’elaborazione dei dati in uscita. La sua discretizzazione, su base annuale,

consente, inoltre di meglio descretizzare le evoluzione tecnologiche degli impianti e l’evoluzione di parametri economici finanziari, quali le quotazione del costo dei combustibili, e l’evoluzione del panorama legislativo. E’ possibile, quindi, alterando i vincoli del sistema, generare on-line le soluzioni alternative. Infine, Catrin, operando in ambiente Excel, è di facile utilizzo ed applicazione. Lo studio analizzando l’interazione fra Energia, Economia ed Ambiente (Kyoto e post Kyoto) trova un ampio margine di applicazione e di relativi fruitori, con differenti gradi di sensibilità di interesse. Esso può essere utilizzato come strumento di supporto per stimare economicamente l’internalizzazione dei costi ambientali riconducibili alle diverse strategie per far fronte al problema ambientale di riduzione dei gas serra, per fornire un segnale di prezzo unitario del costo di riduzione delle emissioni al variare dei parametri (costo combustibili, costo permessi & crediti ecc.) o per fornire supporti decisionali a politiche di investimento, in termini di strategie e di ritorno degli investimenti. In tal senso la sua utilizzazione spazia da società“capital-intensive” ed energetiche, al mondo al mondo finanziario e a quello della Pubblica amministrazione ed associazioni ambientaliste.

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