Cerca nel sito per parola chiave

rapporti - Deliverable

2.3.3-Aspetti socio-economici, tecnici e normativi nel decommissioning delle dighe: analisi di un caso di riferimento italiano

rapporti - Deliverable

2.3.3-Aspetti socio-economici, tecnici e normativi nel decommissioning delle dighe: analisi di un caso di riferimento italiano

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:18 pm

Nei Paesi di più antica industrializzazione, quali le nazioni europee, mentre i fabbisogni di riserve idriche sono in continuo accrescimento (sia per l’incremento dei consumi individuali che per i mutamenti climatici in atto), la costruzione di nuove dighe è un fatto sempre più raro, vuoi per mancanza di siti favorevoli non ancora sviluppati, vuoi per vincoli legati all’intensa antropizzazione del territorio. Per contro l’invecchiamento delle dighe esistenti, con il connesso manifestarsi di fenomeni in parte fisiologici (v. interrimento dei serbatoi), in parte patologici (v. degrado dei materiali o il prodursi di lesioni di varia natura ed origine) pone per ora in casi isolati, ma porrà sempre più frequentemente in futuro, il problema di prendere in considerazione, e di pianificare razionalmente, il decommissioning delle dighe non più in grado di svolgere con sicurezza o con soddisfacente ritorno economico le funzioni previste all’atto della loro progettazione e costruzione. Detto decommissioning può assumere varie modalità nei singoli casi a seconda delle circostanze. Dalla pura e semplice demolizione dello sbarramento e restituzione dell’ambiente alla loro originaria destinazione naturale, sino alla demolizione parziale ed eventuale costruzione di un nuovo sbarramento per continuare ad alimentare la derivazione idrica, qualora la concessione sia ancora in atto o possa essere rinnovata. Quest’ultima opzione è da considerare seriamente in tutti i casi in cui le valutazioni tecnico-economiche non siano avverse, data l’importanza giustamente attribuita alla conservazione e valorizzazione delle risorse idriche. L’accresciuta variabilità climatica degli ultimi anni rende ancora più preziosa la funzione di compensazione delle irregolarità degli afflussi naturali che gli invasi creati dagli sbarramenti possono garantire. In ogni caso, comunque, per il decommissioning si pongono complessi problemi non solo ingegneristici, ma altresì di pianificazione territoriale e finanziaria, di iter burocratico – amministrativo, di relazioni pubbliche, ecc.. Detti problemi richiedono un attento studio che necessita, pur rifacendosi a criteri generali, di essere condotto caso per caso con l’intervento ed il coordinamento di numerose competenze. Nel presente rapporto, gli aspetti sopra menzionati sono esaminati con riferimento ad una situazione reale – il ben noto caso della diga di Beauregard – i cui dati sono stati gentilmente messi a disposizione dalla società CVA (Compagnia Valdostana delle Acque).

Progetti

Commenti