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2.7.1.1-Tecnologie antifouling ad impatto ambientale minimizzato: messa a punto di una tecnica innovativa per l’inibizione dei meccanismi di adesione del microfouling

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2.7.1.1-Tecnologie antifouling ad impatto ambientale minimizzato: messa a punto di una tecnica innovativa per l’inibizione dei meccanismi di adesione del microfouling

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:28 pm

Le attività di ricerca e di sperimentazione descritte nella presente relazione sono riferite alla problematica relativa alla crescita di organismi biologici nei circuiti di raffreddamento delle centrali termoelettriche e sono state programmate al fine di contribuire a migliorare la conoscenza e l’efficacia delle tecnologie antifouling, proponendo soluzioni innovative che tengano conto dell’evoluzione della normativa. L’obiettivo della ricerca, che si svilupperà nel corso del triennio 2003 – 2005, è quello di studiare nuove tecniche che riducano la necessità di utilizzare il cloro nelle acque di raffreddamento per prevenire l’insediamento degli organismi biologici. Nel corso del 2003 è stata iniziata una sperimentazione finalizzata ad investigare una nuova soluzione antifouling basata sull’impiego di pannelli e apparecchiature di titanio polarizzato anodicamente da impiegare per strutture immerse in acque marine. Preliminari sperimentazioni sono state condotte immergendo per alcuni mesi nell’acqua di mare della Laguna di Venezia alcune lastre di titanio opportunamente polarizzate anodicamente tramite l’applicazione di piccole intensità di corrente continua, verificando, nel corso della prova, la crescita di biofouling sulle lastre, l’intensità della corrente sufficiente a prevenire l’insediamento del biofouling, e l’intensità della corrente necessaria per eliminare il biofouling già formato. I risultati di tali attività sono stati riportati nel presente rapporto.

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