Con l’obiettivo di migliorare le prestazioni del sistema di raffreddamento, è stata avviata una sperimentazione sul gr.2 della CTE Endesa di Monfalcone, tesa a dimostrare e quantizzare l’efficacia di trattamenti biocidi, direttamente in ingresso ai asci tubieri invece che alle opere di presa. Nel contempo è stata valutata la fattibilità di dosaggi frazionati lungo il circuito acqua, con lo scopo di migliorarne l’efficacia e diminuire la produzione d’alometani cancerogeni Il trattamento ciclico delle varie semicasse con elevati livelli d’ipoclorito di sodio permette un risparmio di prodotto, una miglior pulizia ed il rispetto delle normative di legge sugli scarichi a mare di biocidi. La sperimentazione ha dimostrato che dosaggi per 1-2 ore al giorno, con concentrazioni di ipoclorito comprese tra 500 ed 1000 ppb, in funzione delle condizioni d’esercizio, consentono livelli di cloro residuo, in uscita del componente, sufficienti a mantenerlo pulito. Per quanto riguarda il contenimento della crescita di macrofouling nel circuito d’adduzione acqua è stata verificata, su un circuito sperimentale la domanda di cloro dell’acqua, in funzione del tempo di contatto col biocida, nelle due ipotesi di un trattamento unico alle opere di presa oppure di uno frazionato in vari punti. L’attività, verificata poi direttamente sul canale del gruppo 2, ha dimostrato che è indispensabile prevedere il trattamento in più punti per mantenere in tutto il circuito livelli medi di biocida sufficienti (200-300 ppb), a deprimere la crescita del macrofouling.