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rapporti - Deliverable

3.1.1.1-Messa a punto in laboratorio di processi innovativi di protezione di componenti complessi per operare a più alta temperatura negli impianti WTE

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3.1.1.1-Messa a punto in laboratorio di processi innovativi di protezione di componenti complessi per operare a più alta temperatura negli impianti WTE

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:28 pm

La tecnologia del rivestimento laser messa studiata da CESI nell’ambito delle attività di Ricerca di Sistema ha permesso di sviluppare importanti processi applicativi nel campo della protezione dei componenti d’impianti di termovalorizzazione soggetti a forte corrosione. Partendo da una valutazione delle problematiche dei moderni impianti di termovalorizzazione con recupero energetico, l’attività del primo triennio si è dapprima concentrata sullo studio e sulla valutazione delle potenzialità di alcune tecnologie in uso per il rivestimento protettivo di componenti in funzione anti-corrosione (1),(2) . L’analisi da un lato ha evidenziando i limiti delle tecnologie di rivestimento attuali, quando applicate nel campo dei termovalorizzatori (3) e dall’altro ha evidenziato le grandi potenzialità di una nuova tecnologia, il riporto laser, per questo tipo di applicazioni (4) . Conseguentemente CESI ha concentrato le sue attività nello studio di nuovi processi di riporto laser applicati a componenti degli impianti WTE di rilevante interesse allo scopo di realizzare rivestimenti in funzione anti-corrosione, problematica che risulta di estremo interesse per l’aumento della vita in esercizio di tali componenti nell’ottica di aumentare l’efficienza in esercizio dell’intero impianto. Il primo processo messo a punto nell’ambito della ricerca è stato quello relativo all’applicazione di rivestimenti, in funzione anti-corrosione, su tubi di banchi surriscaldatori d’impianti WTE (6) . Tali componenti, che operano generalmente nell’intervallo di temperature di 400°- 430 °C, manifestano fenomeni di corrosione notevole che costringono spesso a fermate dell’impianto per la sostituzione di tubi danneggiati o esplosi. Negli impianti WTE sono inoltre presenti altri componenti critici soggetti a forte corrosione, che operano a temperature più elevate rispetto ai tubi surriscaldatori, e il cui impatto economico è rilevante a causa delle fermate dell’impianto per la loro sostituzione. Nel presente rapporto sono dapprima presentate le prove tecnologiche e la caratterizzazione microstrutturale cui sono stati sottoposti i tubi surriscaldatori d’impianti di termovalorizzazione rivestiti da CESI con la tecnologia del riporto laser. Nel seguito del rapporto sono descritte le attività di messa a punto d’altri processi di rivestimento laser applicati ad alcuni componenti degli inceneritori, che operano a temperature più elevate rispetto ai tubi surriscaldatori e che presentano vistosi fenomeni di corrosione e/o erosione durante l’esercizio. In particolare sono state considerate le messe a punto di tre rilevanti processi di rivestimento: il primo riguarda l’applicazione di rivestimenti in funzione anticorrosione sulle lance soffiatrici di fuliggine operanti a temperature di circa 600 °C, il secondo è relativo alla protezione dalla corrosione e dall’erosione congiunte sempre sugli stessi componenti e infine il terzo è inerente alla protezione dalla corrosione dei pozzetti di termocoppie, che in esercizio raggiungono temperature comprese nell’intervallo 850-950 °C.

Le tipologie dei componenti sopra menzionate, oggetto della messa a punto di nuovi processi, sono state scelte a seguito di numerosi contatti con gestori d’impianti di termovalorizzazione italiani, che li hanno indicati come rilevanti dal punto di vista sia dell’affidabilità e della disponibilità in esercizio degli impianti, che da quello della riduzione dei costi di gestione soprattutto legati alle fermate d’impianto a causa del loro danneggiamento.

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