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rapporti - Deliverable

3.1.2-Valutazione della sicurezza al sisma del sistema reti elettriche e procedura di adeguamento

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3.1.2-Valutazione della sicurezza al sisma del sistema reti elettriche e procedura di adeguamento

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:31 pm

Gli eventi sismici che periodicamente interessano il territorio nazionale (Friuli 1976, Irpinia 1980, Marche e Umbria 1998, Basilicata 2000) hanno messo in evidenza la relativa vulnerabilità della rete elettrica nei riguardi di tali fenomeni. I risultati ottenuti nel primo triennio del progetto SISIGEN, hanno messo in luce la necessità di operare alcuni approfondimenti sia sul versante strettamente tecnico, sia su quello socio-economico. L’esperienza del passato ha mostrato come un evento sismico possa avere effetti anche non trascurabili sugli impianti elettrici inducendo frequenti collassi meccanici nei componenti critici di stazione, indurre un possibile fuori servizio e la non alimentazione di aree geografiche anche di non limitata estensione. Obiettivo del sottoprogetto è stato il mettere a disposizione dei soggetti beneficiari (GRTN, Gestori delle reti di trasmissione e distribuzione, Protezione civile e altri) informazioni e strumenti per la valutazione del rischio sismico della rete elettrica. E’ stato assunto il codice ASKxELP (Assessment of Seismic risk for Electric Power networks) come riferimento, procedura per la valutazione del rischio in sistemi a rete associato ad un evento sismico assegnato, progettata e realizzata appositamente per i sistemi elettrici dedicando particolare attenzione alla descrizione dei nodi (stazioni di trasformazione). La procedura effettua la valutazione probabilistica del rischio (PRA, probabilistic risk assessment) che a fronte di eventi esterni al sistema, quale è l’azione sismica, effettua l’analisi di pericolosità (hazard analysis) per definire, in senso probabilistico, l’azione esterna. Il codice consente l’analisi di fragilità o vulnerabilità (fragility analysis) del sistema che consiste nella determinazione delle probabilità di collasso degli elementi (nodi) in funzione dell’intensità dell’azione. Il codice è inoltre in grado di determinare, in senso probabilistico, i danni al sistema stesso (in termini di collasso dei suoi componenti) e l’interazione con il mondo esterno (in termini di degradazione della capacità di adempiere alla funzione di fornitura della potenza elettrica). Nel corso del 2004 è stata realizzata una prima versione di una procedura per il calcolo della fragility (Fase B, Allegati 2 e 3), con la quale si intendeva superare la complessità delle metodologie esistenti. Inoltre si è proceduto all’aggiornamento della sezione del codice che presiede alla definizione dell’input sismico (Fase D, Allegato 4), tenendo conto delle più aggiornate tecniche per la valutazione della pericolosità sismica, della definizione recentemente rivista delle aree sismogenetiche del territorio Italiano, della scelta del catalogo dei terremoti da assumere come riferimento e dalle leggi di attenuazione del moto che della sorgente sismica si propaga fino all’area in esame.

L’attività è stata condotta con il supporto del PRICOS, Dipartimento di progettazione, Riabilitazione e Controllo delle Strutture Architettoniche dell’Università degli Studi "G. D’Annunzio" di Chieti.

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