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rapporti - Deliverable

3.2.1.2-Applicazione ad un caso reale dell’integrazione inceneritore – ciclo combinato.

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3.2.1.2-Applicazione ad un caso reale dell’integrazione inceneritore – ciclo combinato.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:31 pm

Dopo una prima fase di studio (milestone 3.2.1.1 dello stesso sottoprogetto GEN21/WTE), la proposta di integrazione tra un termovalorizzatore di rifiuti e un ciclo combinato è stata meglio definita e sottoposta ad AMSA per un parere tecnico. Il confronto che ne è seguito tra CESI, Politecnico di Milano ed AMSA ha permesso di appurare che la proposta ha tutti i requisiti di fattibilità e convenienza economica perché possa essere applicata ad un caso reale. L’interesse per una possibile applicazione nell’area milanese ha portato ad esaminare non solo la fattibilità tecnica ed un possibile bilancio economico del progetto, ma anche alcuni aspetti che potrebbero emergere in sede di procedura di autorizzazione. In particolare, si è prestata una certa attenzione all’impatto ambientale nel confronto tra le soluzioni possibili. La prima fase dell’attività aveva permesso di selezionare alcune configurazioni di integrazione di particolare interesse. In particolare, le due più convenienti erano quelle che si differenziavano per la taglia della turbina a gas (250 MWe e 50 – 75 MWe), oltre che per il fatto che solo la turbina a gas più piccola avrebbe permesso una integrazione anche dei circuiti aria/gas. Allo stato attuale si è ritenuta più conveniente la soluzione che prevede l’abbinamento con un ciclo combinato di grande taglia (400 MW circa). Infatti, questa soluzione è caratterizzata da un rendimento leggermente più elevato e tale da poter assicurare una priorità di dispacciamento sufficiente a garantire un funzionamento continuo per il soddisfacimento del carico base. Tuttavia anche la soluzione di taglia inferiore presenta alcuni aspetti di particolare interesse, per cui questa non è stata definitivamente abbandonata, ma è stata mantenuta “di riserva” nel caso che nello studio approfondito della prima configurazione emergessero le ragioni per una scelta diversa. In questo rapporto si illustrano le principali ragioni di tale scelta. Il presente studio si è avvalso della collaborazione del Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano. Il lavoro svolto congiuntamente è documentato con la relazione allegata.

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