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3.3.1.1-Analisi delle problematiche dei catalizzatori per l’abbattimento di diossine

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3.3.1.1-Analisi delle problematiche dei catalizzatori per l’abbattimento di diossine

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:28 pm

Gli impianti di incerimento dei rifiuti solidi urbani hanno avuto in questi anni un notevole sviluppo in tutti i paesi più industrializzati, ma solo da poco si nota un intesse anche in Italia. Tale interesse è stato conseguenza della nuove normativa che regolamenta la materia, ma soprattutto conseguenza delle sopravvenute emergenze ambientali che hanno drammaticamente proposto la necessità di risolvere il problema di uno smaltimento rapido, efficiente, sicuro e sistematico dei rifiuti urbani prodotti da insediamenti territoriali a densità abitativa critica attraverso adeguati impianti. Lo sviluppo di questi impianti è stato molto limitato da problemi legati alla gestione politica ed amministrativa dello smaltimento, ma anche dal timore del forte impatto ambientale che essi possono esercitare su ambienti già compromessi da elevata pressione antropica. Il recupero energetico nella termoutilizzazione dei rifiuti, peraltro previsto dal decreto Ronchi del 1999, non farà assumere a questa “fonte” un ruolo determinante nel panorama della generazione elettrica nazionale. L’assimilazione dei rifiuti alle fonti rinnovabili (e come tali “generatori” di Certificati Verdi) ne farà però una risorsa da sfruttare quanto più possibile, stante la sinergia tra disponibilità di un “combustibile a costo nullo” e la potenziale soluzione del correlato problema dello smaltimento. Attualmente, la tecnologia della combustione, dei sistemi di abbattimento e dei sistemi di gestione si è notevolmente evoluta ma molte sostanze possono purtroppo essere prodotte e immesse nell’ambiente in seguito all’incerimento dei rifiuti. Tutto ciò è l’ovvia premessa di una notevole domanda di ricerca e sviluppo che comprende diversi settori, tra i quali possono essere considerati prioritari: – lo studio dei meccanismi di formazione degli inquinanti; – lo studio delle tecnologie di abbattimento alle emissioni e valutazione della loro efficienza; – la valutazione dell’impatto ambientale complessivo. In tale contesto, nell’ambito del progetto GEN 21, il sottoprogetto WTE è stato rivolto in particolare alle tecnologie per massimizzare il recupero energetico dalla “fonte rifiuti” tentando di analizzare le problematiche di affidabilità impiantistica e di contenimento delle emissioni associate e la fattibilità della integrazione tra inceneritori ed impianti termoelettrici tradizionali, tesa a minimizzare il numero di siti produttivi necessari e a by-passare alcuni aspetti tecnologici, attuali limiti verso rendimenti più elevati. Nello specifico, nel Task “Studio e valutazione di tecnologie di abbattimento dedicate, con particolare riferimento alle diossine”, inserito nel WP WTEEMIS “Tecnologie di contenimento delle emissioni”, è stata avviata un’attività finalizzata all’individuazione e alla valutazione di materiali catalitici innovativi che, in relazione alla tipologia di impianto, permettano di sviluppare tecnologie di abbattimento degli inquinanti più efficienti e maggiormente eco- compatibili di quelle attuali.

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