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3.3.3-Analisi delle possibili criticità derivanti dalle interazioni del controllo della domanda con le altre applicazioni di automazione del sistema elettrico

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3.3.3-Analisi delle possibili criticità derivanti dalle interazioni del controllo della domanda con le altre applicazioni di automazione del sistema elettrico

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:33 pm

Questo rapporto analizza le possibili criticità derivanti dalle interazioni dei vari sistemi facenti parte dell’infrastruttura per la flessibilizzazione della domanda come descritta nel precedente rapporto (protocollo CESI: A4501811) con le altre applicazioni di automazione del sistema elettrico. L’obiettivo è di valutare la possibilità ed i termini entro cui effettuare l’integrazione tra il sistema proposto ed il sistema esistente anche dal punto di vista tecnologico. La flessibilizzazione della domanda è possibile attraverso funzionalità distribuite ai diversi livelli del sistema elettrico a partire dal Centro Nazionale di Controllo fino ad arrivare ai contatori dell’energia elettrica che fungono da interfaccia con l’utente e con altri sistemi di automazione ed informazione. Nodi importanti del sistema di flessibilizzazione della domanda sono i centri di telecontrollo della distribuzione e le cabine di trasformazione. L’azione sui carichi avviene sia in maniera diretta che indiretta. L’azione diretta comporta la modifica dei parametri del limitatore di carico presente nel contatore dell’energia elettrica, dà la certezza dell’attuazione dell’alleggerimento richiesto. L’azione indiretta comporta l’utilizzo della leva tariffaria, (informazione al cliente delle nuove tariffe ed adeguamento parametri tariffari dei contatori), permette all’utente di pianificare l’uso dell’energia elettrica in funzione delle proprie esigenze o della propria propensione al risparmio ed alla salvaguardia dell’ambiente. Tuttavia le azioni indirette basate sulla leva economica (come ad esempio il Critical Peak Price) non permettono all’operatore di avere la certezza assoluta di ottenere la flessibilizzazione della domanda auspicata. Per questa ragione l’infrastruttura proposta da questa ricerca prevede la possibilità di attuare anche in parallelo entrambe le azioni. Le comunicazioni sono caratterizzanti per questa infrastruttura, la loro adeguatezza sia in termini prestazioni delle tecnologie esaminate che di costi di approntamento e manutenzione hanno orientato le scelte. Sia per rendere possibile le azioni sui contatori elettronici che per comunicare le tariffe multiorarie dell’energia o l’inizio (e la durata) di eventuali cambiamenti tariffari temporanei ad un parco potenziale di parecchi milioni di utenze con breve preavviso (da qualche ora a poche decine di minuti) è necessaria una infrastruttura di comunicazione assai capillare e potente. In questo rapporto si descrivono i risultati dell’attività di ricerca riguardante le possibili estensioni delle funzioni dei sistemi di gestione dell’energia EMS (Energy Management System) e di Gestione della Distribuzione DMS (Distribution Management System) dell’energia elettrica rese possibili dai sistemi di flessibilizzazione della domanda. Sono state anche considerate le estensioni delle funzioni di automazione esistenti di Cabina Primaria e Secondaria e delle funzioni dei sistemi di telegestione (cap. 2 e 3). In particolare sono stati considerati i possibili adeguamenti tecnologici dei sistemi in uso che si rendono necessari per l’integrazione con i sistemi dell’infrastruttura di flessibilizzazione della domanda. Si sono

anche poste le basi per la sperimentazione di una parte dell’architettura del sistema di flessibilizzazione della domanda che dovrà avvenire nel corso del 2005 (cap 4 e 5). Per quanto riguarda le tecnologie di comunicazione, sono state presentate delle soluzioni puntuali per rispondere alle esigenze emerse, sia per le comunicazioni tra le cabine primarie e secondarie, che tra le cabine secondarie e gli utenti finali. Si è argomentato come l’utilizzo del PLC per le comunicazioni tra le cabine primarie e secondarie dia notevoli benefici. Infatti questa comunicazione usa come supporto transmissivo la rete elettrica, sfrutta la reale topologia della rete per raggiunge sempre e solamente tutte e sole le cabine secondarie elettricamente connesse ai feeder di media tensione che sono potenzialmente nella necessità di richiedere l’alleggerimento (cap 6).

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