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4.1.2.1-Scenari Climatici e Disponibilità Idrica

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4.1.2.1-Scenari Climatici e Disponibilità Idrica

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:32 pm

Allo scopo di valutare le variazioni della disponibilità idrica nel prossimo futuro, con particolare riferimento alla producibilità idroelettrica nella regione alpina, è stata avviata un’analisi delle uscite di tre modelli climatici, scelti tra quelli considerati più avanzati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che è la fonte più autorevole di informazione di tipo scientifico e socio-economico sulle variazioni climatiche. Parallelamente l’Università di Brescia ha definito una metodologia di valutazione delle variazioni di producibilità idroelettrica su due bacini campione. Tale metodologia sarà applicata tenendo conto di scenari climatici dedotti dalle uscite dei modelli globali di IPCC. Ciascun modello è stato analizzato considerando diversi scenari, rispetto ai quali le diverse crescite demografiche, economiche e tecnologiche ipotizzate implicano differenti emissioni future di gas serra e di solfuri e, quindi, diverse forzanti per il sistema climatico. Al fine di scegliere il modello che meglio descrive la climatologia dell’area alpina si sono dapprima confrontate le uscite dei modelli, per quanto riguarda la temperatura dell’aria a 2 metri e le precipitazioni, con alcune serie storiche di dati osservati sull’Italia settentrionale nei decenni passati. Il confronto tra i dati non ha permesso finora di trarre dei risultati conclusivi su quale modello è capace di riprodurre con migliore accuratezza le fluttuazioni climatiche nel passato; piuttosto è emersa la necessità di applicare tecniche di regionalizzazione (attraverso il nesting di modelli ad area limitata) o strumenti empirico-statistici per aumentare il dettaglio dell’informazione ottenuta dai modelli globali. Non essendo possibile per il momento selezionare il modello più rappresentativo per la regione in esame, si è proceduto a creare gli scenari futuri nel periodo 2020-2100, necessari alle applicazioni idrologiche di cui sopra, per ciascun modello. Da tali scenari risulta chiaramente che le nostre regioni settentrionali saranno interessate da un riscaldamento significativo nei decenni futuri; invece per quanto riguarda la precipitazione sulla regione alpina, si deduce una tendenza ad una diminuzione nella stagione estiva e un suo aumento nella stagione invernale, soprattutto per le ultime decadi del secolo XXI. I risultati vanno comunque confermati da un’analisi più accurata, attraverso un downscaling dell’informazione modellistica.

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