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rapporti - Deliverable

4.1.5b-Efficacia di funzioni di protezione innovative per le reti di trasmissione e loro fattibilità tecnologica. Parte B: Accrescimento della redditività dei trasformatori di potenza

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4.1.5b-Efficacia di funzioni di protezione innovative per le reti di trasmissione e loro fattibilità tecnologica. Parte B: Accrescimento della redditività dei trasformatori di potenza

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:23 pm

La ricerca, nelle sue precedenti fasi, si è orientata verso lo sviluppo di metodologie per la stima dinamica dei reali limiti di caricabilità dei principali componenti delle reti AT attraverso la messa a punto di modelli termici “adattativi” basati su architetture identificative di tipo “Semi-fisico”. I modelli termici sviluppati sono stati successivamente impiegati nello sviluppo di algoritmi adattativi per la protezione termica dei componenti di impianto. Nello sviluppo di tali attività, particolare attenzione è stata dedicata allo stima dell’impatto delle incertezze dei parametri sul processi di stima. Gli studi condotti ed i risultati ottenuti hanno in particolare dimostrato come l’integrazione negli algoritmi di protezione di metodologie di rappresentazione delle incertezze basate su tecniche di ”interval computing” presenta diversi benefici, quali, ad esempio, il basso onere computazionale richiesto nonché la possibilità di esprimere l’incertezza dei parametri senza richiedere la conoscenza della relativa struttura probabilistica che, in molti casi, non risulta di agevole identificazione. Gli algoritmi di protezione sviluppati, integrati con tali metodologie di rappresentazione delle incertezze dei dati, sono stati successivamente implementati su unità hardware basate su architettura a micocontrollore equipaggiate con avanzati strumenti di comunicazione basati sul protocollo TCP/IP per il controllo e la gestione remota del componente attraverso connessioni web-based. L’installazione di tali unità nei punti nevralgici della rete consentirà di conoscere i reali margini di caricabilità dei principali componenti di impianto e, di conseguenza, di potenziare le attuali funzionalità EMS/DMS con algoritmi di supporto alle decisioni in grado di coordinare le principali funzioni di controllo della rete con il reale stato termico dei componenti. In linea con tali considerazioni, la ricerca, nel periodo di riferimento, si è orientata verso lo sviluppo di un’architettura di controllo per la pianificazione dell’esercizio a breve o brevissimo termine di sistemi protettivi geograficamente distribuiti La soluzione proposta integra, in particolare, una rete di dispositivi remoti, comprendente sia prodotti industriali standard per l’acquisizione dei dati della rete che sistemi protettivi prototipo per la stima dinamica dei margini di caricabilità dei componenti; un motore di calcolo parallelo altamente scalabile basato su cluster di calcolatori, per sviluppo di logiche di load-management, e/o per l’individuazione di azioni automatiche coordinate ad elevata affidabilità; una interfaccia software, realizzata in linguaggio XML, per lo scambio dati con sistemi SCADA di tipo proprietario; un’interfaccia grafica, realizzata in linguaggio HTML, per le funzioni di I/O e di reporting. I principi ed i criteri progettuali assunti a riferimento per lo sviluppo di tale architettura sono stati, in particolare, orientati a garantire un elevato livello di affidabilità e robustezza globale del sistema attraverso:

null un elevato grado di modularità ed espandibilità, al fine di consentire un facile adattamento alle dimensioni fisiche della rete; null la suddivisione delle funzioni del sistema su diversi moduli hardware, al fine di distribuire in modo ottimale i carichi di lavoro fra le varie componenti; null la possibilità di impiego di pacchetti software standard; L’attuazione di tali principi ha condotto alla definizione di un software di controllo sviluppato in ambiente Java. L’impiego di tale ambiente di sviluppo consente, infatti, di utilizzare in maniera trasparente piattaforme di elaborazione anche intrinsecamente eterogenee e di integrare applicativi software di tipo proprietario attraverso interfacce sviluppate in linguaggio XML. I primi risultati di una attività sperimentale condotta applicando l’architettura proposta al coordinamento di sistemi di protezione su una rete di test standard IEEE da 300 nodi sono stati discussi al fine di valutare le prestazioni e la scalabilità della soluzione.

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