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4.2.1-Specifica dei requisiti per la comunicazione in una rete elettrica di bassa tensione con GD: il flusso informativo e le tecnologie disponibili

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4.2.1-Specifica dei requisiti per la comunicazione in una rete elettrica di bassa tensione con GD: il flusso informativo e le tecnologie disponibili

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:16 pm

La recente apertura del sistema elettrico al libero mercato, avvenuta in Italia come nel resto del mondo, potrebbe costituire una spinta verso la diffusione di generazione di piccola taglia. E’ infatti in atto un processo di de- responsabilizzazione da parte degli stati nel seguire l’aumento dei consumi energetici ed in particolare nella costruzione di nuove centrali di produzione, che hanno investimenti onerosi e concentrati nel tempo. Sembra ugualmente difficile che soggetti privati si facciano carico del problema, laddove i ritorni economici sono generalmente piuttosto lunghi a fronte di grossi investimenti immediati. Nasce pertanto l’interesse nel provvedere ai propri fabbisogni energetici in modo locale, pur ricercando un mantenimento degli attuali standard di qualità e continuità della fornitura elettrica. Come è noto esistono ancora forti limiti per una larga diffusione di tali forme di generazione, che si possono ricondurre a due temi fondamentali: il costo troppo elevato degli impianti e la difficoltà di integrazione in un sistema di distribuzione elettrica concepito come rete “passiva”, priva cioè di elementi di generazione. Il contesto che si vuole analizzare nel presente documento ed in generale nel progetto di ricerca RdS Gendis21, è relativo a scenari nei quali generatori e sistemi d’accumulo vengono installati nelle reti elettriche pubbliche di bassa tensione (bt), senza particolari vincoli sulla loro localizzazione. Data la taglia di questi impianti (da pochi kW fino ad alcune centinaia di kW) è da escludere la possibilità che essi vengano presidiati e diventa pertanto indispensabile una gestione il più possibile automatica e/o remota delle loro funzionalità. Acquisiscono pertanto particolare importanza i sistemi di comunicazione che consentono di interfacciarsi con tali risorse distribuite (DER dall’inglese Distributed Energy Resources). Per stabilire quali tipologie di mezzi trasmissivi, quali sistemi di comunicazione, controllo e gestione siano necessari è, però, prima di tutto indispensabile determinare le informazioni che i generatori e i sistemi d’accumulo devono scambiare con il mondo esterno. In secondo luogo si deve procedere alla definizione dei requisiti temporali imposti da ciascun dispositivo che scambia dati e comandi con i DER. Una volta individuati e analizzati questi aspetti è possibile procedere ad una scelta tecnologica che possa rispondere adeguatamente alle esigenze. L’analisi condotta rappresenta anche il punto di partenza per la realizzazione di un sistema di comunicazione all’interno della “test facility”, che è l’impianto sperimentale di GD costruito presso CESI.

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