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rapporti - Deliverable

4.2.1c-Rassegna delle esperienze di comportamento dei sistemi di protezione in eventi critici verificatisi nelle reti di distribuzione -Parte C.

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4.2.1c-Rassegna delle esperienze di comportamento dei sistemi di protezione in eventi critici verificatisi nelle reti di distribuzione -Parte C.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:32 pm

Nel rapporto viene presentato lo stato dell’arte del comportamento dei cavi e dei trasformatori presenti nelle reti di distribuzione MT, al fine di pervenire all’utilizzo ottimo delle loro capacità di carico e, quindi, alla conseguente gestione dinamica dei margini di caricabilità dei componenti stessi. L’utilizzo ottimale della reale capacità di carico dei componenti elettrici è possibile, tuttavia, solo se si riesce a migliorare l’accuratezza dei metodi impiegati per prevedere il profilo della temperatura dei componenti e a monitorare con precisione tutte le grandezze che compaiono nei modelli (ad esempio temperature ambiente, irraggiamento solare, corrente circolante nel componente, andamento delle curve di carico, etc.). Differenti sono gli approcci al problema: taluni sono essenzialmente rivolti alla messa a punto di relazioni analitiche per la determinazione dei limiti termici di sovraccaricabilità dei componenti, altri focalizzano l’attenzione sulle protezioni, altri sulla determinazione dei limiti dinamici di sovraccaricabilità, altri ancora sull’utilizzo di metodologie avanzate adattative per la caratterizzazione termica dei sistemi utile alla definizione di architetture di controllo distribuito. Per i trasformatori di potenza, ad esempio, risulta di fondamentale importanza l’accuratezza dei metodi impiegati per prevedere il profilo della temperatura degli avvolgimenti nel loro punto più caldo (hot-spot) in relazione al carico pianificato o da pianificare per le ore successive [1, 2, 3, 4, 5]. Per quanto riguarda i cavi elettrici, in [10] vengono confrontate due diverse metodologie per la protezione dal sovraccarico di cavi di potenza: la ANSI/IEEE e la CENELEC/IEC, e vengono comparati i diversi valori delle sovratemperature e delle sovracorrenti che caratterizzano le due metodologie e viene proposta una metodologia che, combinando i due approcci presenti in letteratura, consente di ottenere delle condizioni di protezione dal sovraccarico intermedie. Inoltre, viene evidenziata la necessita di formulare dei criteri di protezione dal sovraccarico in base all’invecchiamento dei cavi. In [11], gli stessi autori, sulla base del modello di Arrehenius, propongono una metodologia per la valutazione della portata dei cavi di potenza anche in funzione della perdita di vita dei cavi determinata in esercizio in tempo reale. Nell’ultima parte del rapporto viene evidenziato il contributo fornito in merito dai ricercatori del DIIIE dell’Università di Salerno. In particolare, l’attività di ricerca, che ha prodotto un considerevole numero di pubblicazioni scientifiche [14, 15, 16, 17, 18, 19, 20] , ha mostrato la convenienza a focalizzare l’interesse sull’impiego di moderne metodologie di soft computing, come le reti neurali identificative, gli algoritmi genetici, i modelli fuzzy adattativi, le tecniche di local learning e la matematica affine, che permettono di produrre modelli termici di tipo adattativo, che consentono di raggiungere elevati livelli di accuratezza anche al mutare delle condizioni di funzionamento del trasformatore e dell’ambiente in cui esso lavora. Il lavoro fin qui svolto consiglia di approfondire preliminarmente lo stato dell’arte sugli interruttori intelligenti e di indirizzare poi l’attività di ricerca futura verso l’individuazione delle migliori metodologie e sistemi adattativi per la gestione dinamica di protezioni intelligenti, in grado di variare dinamicamente le proprie soglie di intervento, in funzione del reale stato attuale dei componenti elettrici e della eventuale presenza di generazione distribuita sulla rete elettrica di distribuzione MT.

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