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rapporti - Deliverable

4.2.4-Studio del rilascio di aerosols negli effluenti gassosi degli impianti termoelettrici di generazione.

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4.2.4-Studio del rilascio di aerosols negli effluenti gassosi degli impianti termoelettrici di generazione.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:23 pm

Negli ultimi tempi gli aerosols sono stati oggetto di numerosi studi e ricerche in quanto portatori di un carico inquinate potenzialmente dannoso per la salute dell’uomo. Le campagne di misure sugli aerosol e la modellazione in termini matematici del loro comportamento sono state indirizzate principalmente all’ambiente atmosferico e ai punti di emissione delle varie sorgenti; meno frequenti, e comunque meno divulgate, sono le attività di misura e modellazione matematica degli aerosols all’interno degli impianti industriali, lungo le linee di produzione, trattamento ed emissione degli effluenti gassosi. Nell’ambito del sottoprogetto EVAMB, a completamento del WP 2 relativo alle metodologie di misura del particolato, è emersa l’esigenza di indagare i meccanismi di produzione/abbattimento degli aerosols negli impianti termoelettrici, nei diversi punti della linea fumi. L’attenzione è stata focalizzata sull’assorbitore dell’impianto DeSOx (scrubber) che si comporta nei confronti del particolato sia come pozzo, in quanto effettua un attivo lavaggio dei fumi (washout), sia come sorgente a causa del drift di goccioline cariche di inquinanti, che attraversano il demister ed evaporano nel GGH (Gas Gas Heater) prima di essere emesse in ambiente. Per caratterizzare i meccanismi di produzione/abbattimento aerosol all’interno dell’assorbitore sono stati delineati tre approcci. Il primo di questi è basato sull’applicazione di metodologie e strumentazione di misura tradizionali, ma impiegate in un contesto “differenziale”, mirato cioè a determinare più le variazioni percentuali di concentrazione tra ingresso e uscita assorbitore, che a misurarne i valori assoluti in termini di massa per unità di volume di gas. Il metodo è stato applicato per determinare il rapporto di concentrazione di aerosol tra ingresso e uscita scrubber, in una centrale termoelettrica alimentata a carbone. Il secondo approccio propone un sistema innovativo di misura basato su termoprecipitatori differenziali e treno di impingers, in grado di operare in continuo ed in modalità automatica non presidiata. L’uso del processo termoforetico per catturare il particolato consente di impostare le temperature di “sandwich” a valori predefiniti e controllare quindi il rapporto tra componente primaria e secondaria. Il terzo approccio infine, di tipo modellistico matematico, impiega un codice di calcolo (SIO), già realizzato in ambiente MATLAB per simulare i processi che avvengono in atmosfera, modificato ed adattato alle diverse condizioni presenti nell’impianto. Il codice simula una distribuzione dimensionale lognormale in 4 modi dimensionali (coarse, accumulation, condensation e nucleation) e 5 processi (nucleazione omogenea ternaria, condensazione, agglomerazione, deposizione secca o bagnata e break up delle goccioline). La modellazione matematica dei meccanismi di produzione/abbattimento, pur con le limitazioni che derivano dalla estrema complessità dei fenomeni in gioco, può comunque fornire utili informazioni sulla direzione in cui si sposta l’equilibrio del sistema al variare di determinati parametri di input e favorire l’interpretazione dei risultati dei rilievi sperimentali. Il modello SIO modificato è stato applicato, a titolo esemplificativo, in

alcune situazioni impiantistiche per valutare gli effetti di variazioni di concentrazione di NH3 e di variazione di densità di goccioline di slurry nell’assorbitore.

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