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rapporti - Deliverable

4.2.4a-Funzioni di protezione innovative sintetizzate per le reti di distribuzioneParte A:Metodi innovativi per il riconoscimento direzionale dei guasti intermittenti

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4.2.4a-Funzioni di protezione innovative sintetizzate per le reti di distribuzioneParte A:Metodi innovativi per il riconoscimento direzionale dei guasti intermittenti

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:27 pm

Nel presente rapporto, naturale prosecuzione del rapporto [3], vengono presi in considerazione 3 metodi di rilevazione direzionale di guasto monofase a terra (in particolare nel caso di arco intermittente), selezionati anche in base ai risultati estesi a un numero maggiore di possibili “indici”, ottenuti in [3] su un limitato numero di casi di riferimento. I metodi qui presentati sono : – un metodo basato sull’approccio “classico” di analisi armonica delle forme d’onda in ingresso (FFT) ma modificato sulla base della disponibilità della corrente di neutro (cioè della corrente che attraversa l’impedenza di messa a terra del neutro, nella sottostazione AT/MT); – un metodo basato sul calcolo delle “energie omopolari”, come definite in [3]; – un metodo basato sull’approccio di analisi di linearità sul piano (tensione omopolare, carica omopolare), proposto in bibliografia e già discusso ([3], [4]), qui modificato applicandolo a limitati intervalli di tempo. Per la verifica di funzionalità degli indici scelti è stato prodotto un numero consistente di nuovi casi di riferimento, sia considerando registrazioni di eventi effettuate su impianti delle reti di distribuzione italiane, sia creando transitori ad hoc a partire da un modello matematico di rete realizzato appositamente. Nel rapporto vengono innanzi tutto descritti i casi di registrazioni considerati, il modello matematico (ottenuto da programma ATP-EMTP) e la rete rappresentata, i criteri di scelta dei casi e dei transitori ottenuti da modello, i risultati in termini di forme d’onda di tensione e corrente. Successivamente, per ciascuno dei 3 approcci proposti, vengono descritti : il metodo in sé, le tarature necessarie ed i valori scelti per l’applicazione ai casi transitori, i risultati ottenuti applicando a tali casi i metodi protettivi proposti. Alcuni commenti a corredo dei risultati danno evidenza dei vantaggi e svantaggi. L’analisi dei risultati indica come molto efficaci i primi due approcci, in grado di risolvere inconvenienti legati alla insorgenza di avviamenti intempestivi su linee sane che si presentano sistematicamente con l’approccio classico a “settore di intervento”, nel caso di archi intermittenti in reti a neutro compensato (specialmente quando la compensazione non risulta esatta). Restano comunque le limitazioni di sensibilità per il metodo energetico, già suggerite in [3]. Per quanto riguarda il terzo metodo, sembra manifestarsi un’eccessiva influenza dei disturbi transitori sui segnali (componenti ad alta frequenza e/o unidirezionali), con conseguente minore robustezza relativamente al problema sopraddetto.

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