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4.4.1-Qualificazione e accertamento della quota da Energie Rinnovabili in impianti di generazione – Indagine sul quadro normativo europeo in merito al riconoscimento e promozione delle Energie Rinn.- Rapporto attività 2003

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4.4.1-Qualificazione e accertamento della quota da Energie Rinnovabili in impianti di generazione – Indagine sul quadro normativo europeo in merito al riconoscimento e promozione delle Energie Rinn.- Rapporto attività 2003

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:50 pm

Il rapporto riassume i risultati della fase introduttiva di un’attività di ricerca avviata nella seconda metà del 2003 nell’ambito del Progetto “NORME”, Sottoprogetto “RINNOVABILI”. L’attività, che costituisce il Work Package 4 di quest’ultimo Sottoprogetto, ha come obiettivo quello di facilitare la creazione, in ambito nazionale, di un quadro normativo di riferimento per la qualificazione e l’accertamento della quota di energia primaria da fonti rinnovabili che è presente negli impianti di generazione che aspirano ad ottenere la qualifica di impianti a fonti rinnovabili (IAFR). In effetti, l’attività in questione è nata, in particolare, dall’esigenza espressa dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN) di poter disporre di un quadro normativo, condiviso e coerente con la normativa analoga sviluppata a livello europeo, sulla base del quale poter riconoscere la quota di energia rinnovabile che dà diritto alla emissione, a favore di un dato impianto di generazione, dei “Certificati Verdi” istituiti in Italia dal Decreto legislativo n. 79/99 (Decreto Bersani), oppure di altri titoli analoghi, come ad esempio i certificati che forniscono la “Garanzia di Origine” prevista dal Decreto legislativo di prossima emissione per il recepimento della Direttiva Europea 2001/77/CE. Dopo una presentazione delle motivazioni del lavoro, il rapporto effettua in primo luogo una sintesi della situazione corrente per quanto concerne l’attuazione dei meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili in vigore nei vari Paesi d’Europa. In particolare, in un certo numero di Paesi sono già stati varati o sono allo studio meccanismi d’incentivazione basati su processi di mercato, in particolare sul commercio di certificati verdi o altri documenti analoghi. Questi certificati sono a volte legati a un obbligo imposto per legge di produrre o distribuire o acquistare ogni anno una quota minima di energia elettrica da fonti rinnovabili (come nel caso di quelli previsti anche in Italia dal Decreto Bersani), oppure altre volte sono semplicemente destinati ad attestare l’origine “rinnovabile” dell’energia elettrica ceduta da un fornitore a un acquirente. In ogni caso, dal rapporto emerge come cominci ad essere sentita, non solo in Europa ma anche in America, l’esigenza di una normativa che serva da orientamento sia per quanto riguarda gli aspetti giuridici e commerciali dell’emissione e dello scambio dei certificati, che per quanto concerne le verifiche di tipo tecnico sugli impianti che ne chiedono l’assegnazione. Lo stato ancora così evidentemente iniziale della questione da un lato rende ancora più impegnativa l’attività di normalizzazione, ma dall’altro lato indica anche che questo è il momento opportuno per iniziare o intensificare tale attività. Con specifico riferimento a queste problematiche, il rapporto fa riferimento ai principi di base stabiliti dalla Direttiva Europea 2001/77/CE per la promozione dell’elettricità da rinnovabili e allo stato della legislazione nazionale (in particolare italiana) destinata al recepimento di questa Direttiva. Viene confermato come i vari

meccanismi nazionali di certificazione dell’energia “verde” siano per ora assai difformi tra loro e come questo fatto possa costituire un ostacolo al libero scambio internazionale dei vari certificati. Successivamente il rapporto traccia un quadro a livello internazionale (Europa, America, Australia) confrontando le diverse leggi e normative che definiscono le fonti energetiche rinnovabili e mettendo in evidenza come persino i criteri su cui tali definizioni sono basate non siano per il momento affatto uniformi. Infine, l’attenzione viene focalizzata sull’Italia, e in particolare sull’attuale normativa CEI e UNI riguardante la disciplina tecnica per quanto attiene alle varie fonti di energia rinnovabili che possono essere utilizzate per la produzione di elettricità. A questo riguardo viene fornito un elenco completo delle norme CEI e UNI relative alle diverse fonti (in particolare: solare fotovoltaica, eolica, idraulica, biomasse, biogas). Sono state invece escluse dalla normativa sulle rinnovabili, anche se citate per completezza, le norme applicabili alle fonti cosiddette “assimilate”, già contemplate dalla legislazione italiana precedente, in particolare dal Provvedimento CIP n. 6 del 29 aprile 1992, ma non più incluse fra le rinnovabili dalla Direttiva Europea sopra citata.

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