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4.6.3-Metodologie di valutazione del rischio ecologico: Indagini sperimentali in un sito campione

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4.6.3-Metodologie di valutazione del rischio ecologico: Indagini sperimentali in un sito campione

Recently updated on Settembre 28th, 2021 at 03:34 pm

La sperimentazione si innesta nel contesto delle attività finalizzate alla verifica e validazione del framework di valutazione del rischio ecologico (VRE) da microinquinanti inorganici potenzialmente rilasciabili da impianti di generazione termoelettrica a carbone. La funzione primaria delle attività sperimentali effettuate è stata quella di produrre elementi conoscitivi ed individuare strumenti metodologici idonei a produrre una misura e/o stima attendibile e realistica del livello di esposizione cui i recettori ecologici sono sottoposti in un dato sito, che tenga conto degli aspetti peculiari che connotano l’interazione tra questi inquinanti, le matrici ambientali, spesso contraddistinte da una sensibile variabilità spazio-temporale, e le componenti biotiche degli ecosistemi (es.: distribuzione, compartimentazione, trasformazione e destino nelle matrici ambientali; grado di essenzialità, di bioaccessibilità, di biodisponibilità, di bioaccumulo, di tossicità per il biota). In particolare, la sperimentazione ha focalizzato l’attenzione sulla misura/stima della disponibilità biotica dei microinquinanti inorganici, applicando specifici approcci concettuali e analitici su campioni reali prelevati in aree sperimentali appositamente individuate per il comparto ambientale terrestre per quello marino-costiero. Per quanto riguarda il comparto “territorio”, sono state effettuate due campagne (autunno 2004; primavera 2005) in cui sono stati campionati, nello strato 0-20 cm, suoli superficiali in un significativo numero di stazioni individuate all’interno di un’area territoriale del Lazio (Maremma Laziale e Zona dei Monti della Tolfa), in grado di fornire un quadro composito sia di proprietà chimico-fisiche che di uso antropico del suolo. In particolare sono state considerate varie tipologie di suoli: null suoli di zone nelle quali si può ritenere con buona approssimazione non esistano influenze derivanti da sorgenti puntiformi di emissione; null suoli di zone potenzialmente impattate/impattabili dalle emissioni di sorgenti antropiche, inclusi gli impianti di generazione termoelettrica; null suoli connotati da diverso uso antropico (coltivazioni agricole; pascolo/prato) e caratterizzati da differenti proprietà chimico-fisiche, potenzialmente influenti sulla compartimentazione e sulla disponibilità ambientale dei contaminanti indagati.

I suoli test campionati sono stati caratterizzati per la concentrazione “totale” estraibile in acqua regia dei microinquinanti considerati. L’attività sperimentale ha incluso anche la derivazione della concentrazione di background rappresentativa dell’area indagata. Inoltre, i suoli test sono stati caratterizzati per i seguenti parametri chimico-fisici: scheletro, granulometria, densità apparente, tessitura, reazione, capacità di scambio cationico, contenuto di sostanza organica e contenuto di sali solubili in acqua. Con riferimento ai microinquinanti selezionati, le attività sperimentali sono state pianificate al fine di: null derivare elementi (partizione, biaoccesibilità, speciazione) di connotazione del comportamento dei microinquinanti inorganici e delle sue relazioni con le caratteristiche (proprietà chimico-fisiche, uso,…) dei suoli e loro implementazione nella stima della frazione bioaccessibile dalla concentrazione totale; null definire e validare protocolli operativi per il campionamento e la determinazione analitica della concentrazione (totale, bioaccessibile e delle principali specie chimiche a tossicità nota per il biota) dei microinquinanti inorganici nella matrice suolo; null costruire un profilo di concentrazione totale dei microinquinanti inorganici nei suoli; null costruire un profilo nei suoli per i parametri chimico-influenti sulla biodisponibilità e la speciazione dei microinquinanti inorganici; null costruire un profilo di concentrazione bioaccessibile dei microinquinanti inorganici di interesse nei suoli; null costruire un profilo di speciazione dei microinquinanti inorganici di interesse nei suoli; null derivare le concentrazioni di background. Per quanto riguarda il comparto “mare”, sono state effettuate due campagne (autunno 2004; primavera 2005) in cui sono state campionate, nella zona di mare compresa la foce del torrente Fiumaretta e quella del fiume Mignone (distanza tra questi due punti di riferimento pari a circa 10 km), con una estensione verso il largo compresa tra la batimetrica dei -10 m e quella dei -50 m, le matrici acqua, particolato sospeso, sedimento. Con riferimento ai microinquinanti selezionati, le attività sperimentali sono state pianificate al fine di: null definire i protocolli operativi per il campionamento e la determinazione analitica della concentrazione (totale, bioaccessibile e delle principali specie chimiche a tossicità nota per il biota) dei microinquinanti selezionati rispetto alle matrici abiotiche marine;

null stimare sia i coefficienti di distribuzione dei metalli tra la fase disciolta e quella sospesa (Kd), sia i loro flussi all’interfaccia acqua-sedimenti, attraverso l’elaborazione dei dati inerenti alcuni parametri chimico-fisici (es: conducibilità nei sedimenti e nell’acqua interstiziale, porosità dei sedimenti, ecc.) di matrice; null valutare la loro affinità verso il particolato sospeso, noti i rispettivi Kd; null valutare la loro permanenza/rimozione nella/dalla colonna d’acqua, noto il rateo di sedimentazione del particolato sospeso; null valutare la loro permanenza/rilascio nei/dai sedimenti, noti i rispettivi flussi all’interfaccia acqua-sedimenti; null acquisire dati caso tipo-specifici relativi al contenuto totale, bioaccessibile e delle principali forme tossiche (speciazione) ed a specifici parametri di matrice con esecuzione di campionamenti e analisi sulle seguenti matrici abiotiche: acqua marina (fase disciolta); particolato marino (fase sospesa); sedimento marino (superficiale); acqua interstiziale (superficiale) Nel rapporto vengono dettagliate le stazioni di campionamento, le metodologie adottate, le caratteristiche delle matrici ambientali campionate, i risultati analitici attualmente disponibili.

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