Il presente rapporto si inquadra nelle attività di studio relative al possibile impiego di una rete di distribuzione in corrente continua a bassa tensione e ad alta qualità del servizio che si ipotizza possa essere impiegata in parallelo alla esistente rete di distribuzione laddove i requisiti, in termini di qualità del servizio, richiesti da tipologie di carichi sensibili la rendano una alternativa attraente rispetto alle soluzioni tradizionali impiegate per “proteggere” tali carichi. Nei rapporti precedenti era stata valutata l’opportunità di tale ipotesi, erano stati individuati alcuni scenari in cui essa potrebbe trovare luogo e le relative modalità di realizzazione, erano stati proposti schemi circuitali differenti tra loro per il collegamento di alcuni componenti del sistema (sistema di accumulo e gruppo elettrogeno) e per la configurazione adottata per il sistema di distribuzione, erano state effettuate simulazioni numeriche al calcolatore sulle diverse topologie individuate ed erano state effettuate alcune considerazioni di tipo affidabilistico ed economico. Come conclusione del lavoro svolto, nel presente rapporto si è concentrata l’attenzione sulla configurazione considerata migliore tra quelle analizzate in precedenza: lo scenario considerato, quindi, è quello che prevede l’affiancamento all’attuale sistema di distribuzione in alternata di un sistema in continua dedicato all’alimentazione dei carichi privilegiati e alla connessione della Generazione Distribuita in complessi industriali alla periferia di una città, in cui sono presenti imprese del terziario avanzato e industrie ad alta tecnologia che necessitano di essere alimentate con energia elettrica di alta qualità, alcune delle quali possono essere dotate di mezzi propri per la produzione di energia elettrica. In questo contesto, si è analizzato il solo sistema di distribuzione in continua con particolare riferimento alle apparecchiature che devono realizzare la conversione da media tensione in alternata a bassa tensione in continua e nel contempo garantire l’elevata qualità della fornitura richiesta. La configurazione esaminata prevede di effettuare la distribuzione in continua con due conduttori (polo positivo e polo negativo) e di connettere, tramite opportuni convertitori, sia il sistema di accumulo che il gruppo elettrogeno alla sezione in continua. Nella parte iniziale del lavoro vengono descritti tutti i possibili stati di funzionamento del sistema a partire dagli stati dei diversi componenti; vengono poi descritte le modalità di passaggio da uno stato di funzionamento all’altro e le strategie di controllo che è necessario adottare per fare in modo che tali passaggi avvengano senza causare disturbi alla rete in continua. Successivamente si prendono in considerazione i singoli componenti (convertitore di interfaccia, sistema di accumulo, gruppo elettrogeno), facendone una descrizione dettagliata, fornendo i principali elementi per il dimensionamento degli stessi e verificandone il corretto funzionamento mediante simulazioni numeriche al calcolatore su modelli di tipo elettromagnetico. A conclusione di queste analisi viene quindi approntato un esempio di come potrebbero essere strutturate le specifiche tecniche per la fornitura dei principali componenti costituenti il sistema di distribuzione stesso.

Infine si fornisce qualche indicazione sul sistema di protezione che deve essere adottato per la rete proposta. Il principale risultato ottenuto è costituito dalle specifiche tecniche per la fornitura: • del trasformatore MT/BT; • del convertitore di interfaccia; • del sistema di accumulo e del relativo convertitore cc/cc; • del gruppo elettrogeno e del relativo convertitore ca/cc. Esse rappresentano la sintesi di tutta l’attività svolta e possono essere ritenute la base per un’eventuale futura realizzazione di un prototipo del sistema studiato. L’analisi del sistema di protezione ha inoltre mostrato la necessità di sviluppare un interruttore in tecnica elettronica, in quanto i tempi di intervento garantiti dai componenti attualmente in commercio e i valori delle correnti in gioco per guasti sulla sezione in continua non consentono un’adeguata protezione dei componenti elettronici. Un ulteriore approfondimento delle analisi in questa direzione, limitate in questo lavoro ad una fase preliminare, potrebbe costituire un secondo sviluppo futuro dell’attività.