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rapporti - Deliverable

5.1.1a-Indagine sulle tecnologie di trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC High Voltage Direct Current). Trasformazione di linee da c.a. a c.c..

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5.1.1a-Indagine sulle tecnologie di trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC High Voltage Direct Current). Trasformazione di linee da c.a. a c.c..

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:16 pm

Il rapporto CESI A3-042347 “ Indagine sulle tecnologie di trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC High Voltage Direct Current). Trasformazione di linee da c.a. a c.c..” è stato elaborato nell’ambito del Progetto RETE21, sottoprogetto NOVARET, workpackage 1, milestone n.1.1, rapporto 1/2, della RICERCA di SISTEMA 2003 / 2005. Il nuovo scenario conseguente alla liberalizzazione del mercato elettrico, si caratterizza per una aumentata complessità nel gestire i flussi di potenza, poiché fortemente dipendenti anche da un dispacciamento di merito economico, che richiede al sistema elettrico una maggiore flessibilità e controllabilità, sia in condizioni di rete normale che di emergenza. Nel contempo si sta assistendo ad una crescente difficoltà per la costruzione di nuovi impianti di trasmissione, che si accompagna ad una crescita progressiva del carico, sia nella stagione invernale che soprattutto in quella estiva. In questo contesto lo sfruttamento “migliore” del sistema di trasmissione esistente o in alternativa la costruzione di nuovi elettrodotti a minore impatto ambientale (ad esempio dal punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico che dell’impatto visivo vero e proprio) ma comunque con elevate capacità di trasmissione, potrebbe diventare nel medio-lungo periodo una esigenza non più prorogabile. In questo ambito sistemi di trasmissione della corrente continua possono essere una alternativa attraente a quelle tradizionali per risolvere problematiche di gestione dello stesso sistema di trasmissione (ad esempio possibili congestioni lungo specifici corridoi o tra aeree di mercato), grazie alle funzionalità e caratteristiche che tali sistemi offrono, in particolare: • l’impatto ambientale di un elettrodotto in c.c. è inferiore a quello di un elettrodotto di pari potenza in c.a., sia dal punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico che visivo; • il flusso di potenza su una linea c.c. è sostanzialmente dipendente dai riferimenti impostati per il controllo delle stazioni di conversione e non dalle condizioni del sistema c.a. esterno al collegamento stesso. Il flusso di potenza in un collegamento c.c. può essere “arbitrariamente” impostato tra il minimo tecnico (tipicamente il 10 % della potenza nominale) e la potenza nominale dell’impianto; • una linea c.c. bipolare (ovvero con un polo esercito alla tensione +V cc e l’altro alla tensione -V cc ) è paragonabile ad una linea c.a. in doppia terna, con alcuni vantaggi. A seguito del fuori servizio di un polo della linea c.c. per guasto permanente sullo stesso, il polo rimanente rimane in esercizio trasferendo un valore di potenza determinato dai riferimenti imposti al controllo delle stazioni di conversione, senza subire problematiche di sovraccarico come al contrario può essere possibile nel caso di una doppia terna c.a., in cui il livello di potenza trasmessa sulla terna rimasta in servizio dipende dalle condizioni “post-fault” del sistema elettrico a cui la linea appartiene. Nel rapporto vengono analizzate le caratteristiche tecniche fondamentali di questi sistemi di trasmissione dell’energia in c.c., in particolare per quanto riguarda i componenti (stazione di conversione e cavi c.c.) e gli schemi di impianto ed i dati tipici che ne caratterizzano l’impiego: lay-out e ingombri, impatto sul sistema esistente

(sia sistema rete che ambiente), requisiti di manutenzione, affidabilità, costi di investimento, costi di esercizio, tempi di consegna, vita attesa. Sono stati inoltre investigati quali potrebbero essere i principali provvedimenti da porre in essere per una eventuale trasformazione di esistenti linee in alta tensione 400 kV (sia a semplice che a doppia terna) da corrente alternata a corrente continua, con particolare attenzione alle problematiche di isolamento in ambiente inquinato. Assunta come vincolo la geometria dei sostegni, specialmente le dimensioni degli isolatori, che determina la tenuta alla tensione c.c., la trasformazione c.a./c.a. sembra portare benefici in termini di maggiore capacità di trasporto solo nel caso di linee in doppia terna. Si tratta comunque di aumenti raggiungibili se i livelli di severità dell’inquinamento ambientale sono medio-leggeri.

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