La deregolamentazione del sistema elettrico, in Italia così come nel mondo, ha introdotto su un mercato, caratterizzato da sempre maggiori vincoli, risultato di un’opposizione sociale alla costruzione di nuove linee di trasmissione, la richiesta di nuove infrastrutture da parte degli operatori dei sistemi di trasmissione e di distribuzione. Questa nuova tendenza comporta la necessita di ottimizzare i sistemi esistenti di distribuzione e trasmissione per aumentarne la portata e la flessibilità, usando mezzi che comportino investimenti limitati, sia in termini di tempo che di denaro. L’insieme dei dispositivi che rispondono a queste esigenze sono raggruppati sotto l’acronimo FACTS (Flexible AC Transmission Systems); un termine che denota un famiglia, notevolmente eterogenea, di apparecchiature, alcune il cui utilizzo nei sistemi di potenza è già consolidato, altre che sono ancora in fase di sviluppo. Lo stesso dispositivo FACTS può avere impieghi diversi a seconda della situazione della rete che si vuole ottimizzare e d’altra parte l’impiego sempre più massiccio dell’elettronica su tecnologie già consolidate, ha aperto la strada a nuovi utilizzi fino a pochi anni fa inaspettati. Tradizionalmente le principali necessità che spingono all’installazione di dispositivi FACTS nei sistemi di trasmissione sono: • Estensione dei limiti di trasferimento della potenza • Miglior controllo dei flussi di potenza Questi obbiettivi possono essere realizzati in modi differenti: si va dall’approccio HVDC all’impiego dei compensatori statici della potenza reattiva (SVC), fino ai PST e alla compensazione serie. In questo Rapporto, in particolare, sono analizzate le caratteristiche tecniche fondamentali dei sistemi di compensazione serie che impiegano banchi di condensatori, sia controllati da interruttori MSSC (Mechanically Switched Series Capacitors) o da tiristori, i TSSC (Thyristor Switched Series Capacitor) e i TCSC (Thyristor Controlled Series Capacitor). Per ogni tecnologia sono presentati vantaggi e svantaggi e le soluzioni di lay-out più comunemente adottate. Sono fornite indicazioni generali su: Lay-out e ingombri, Impatto sul sistema esistente, Requisiti di manutenzione, Affidabilità, Relocabilità e modularità, Costi di investimento, Costi di esercizio, Tempi di consegna, Vita attesa

Viene inoltre preso in considerazione l’impatto sulla rete di tali dispositivi e le loro applicazioni come: • Aumento della capacità di trasmissione di linee esistenti (per fare fronte ad un dispacciamento dell’energia basata anche su criteri di mercato) • Controllo “indiretto” dei flussi di potenza su linee adiacenti in parallelo a quella in cui i dispositivi sono installati (in particolare a seguito di contingenze o congestioni) • Aumento della stabilità transitoria • Smorzamento delle oscillazioni del sistema • Smorzamento di oscillazioni subsincrone I primi tre dei precedenti punti sono quelli che sembrano maggiormente attraenti per il sistema elettrico italiano. Il rapporto, nelle sua parte conclusiva, presenta un elenco delle principali installazioni realizzate nel mondo dai maggiori costruttori di impianti di compensazione serie. Sono quindi riportati diversi esempi di lay-out di installazioni di MSSC, TSSC e TCSC.