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5.1.7.3-Attività di monitoraggio sullo sviluppo della tecnologia fotovoltaica. Individuazione e studio delle tendenze e valutazioni conclusive

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5.1.7.3-Attività di monitoraggio sullo sviluppo della tecnologia fotovoltaica. Individuazione e studio delle tendenze e valutazioni conclusive

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:23 pm

Le principali novità del 2004-2005 in campo fotovoltaico sono tutte legate alla crescita del mercato e agli effetti dell’applicazione di tariffe di “feed in” che lo hanno fortemente incentivato. Il mercato fotovoltaico ha raggiunto i 1200 MW/anno e le aziende leader che erano leader nel 2003, nel 2004 hanno confermato le loro posizioni con solo piccoli aggiustamenti. Il problema principale che il settore fotovoltaico si trova a dovere fronteggiare è legato al collo di bottiglia della disponibilità sul mercato di Silicio in feedstock, lingotti e wafer: nel 2004, e nel 2005 ancora di più, questa carenza ha cominciato a mostrare i suoi effetti negativi. Molti produttori hanno capacità ben superiori al prodotto annuo ma non possono incrementare la produzione perché limitati dalle forniture di Silicio. Tutto ciò ha comportato un aumento dei prezzi del Silicio (poca disponibilità, grande richiesta) e, in cascata, delle celle solari e dei moduli. Per cui si ottiene il risultato paradossale di assistere ad un mercato esplosivo che però sconta purtroppo un aumento dei prezzi. L’aumenta comporta alla fine una ridotta competitività in termini di costo dell’energia (nella migliore delle ipotesi 1 kWh costa tra 0.3 e 0.45 €) e una conseguente indotta debolezza della fonte solare. Il ruolo chiave di stimolo al mercato svolto dagli incentivi negli anni precedenti si è accentuato molto nel 2004: la Germania ha continuato a crescere sia l’installato che le capacità produttive e si parla di un mercato del lavoro molto attivo con migliaia di nuovi posti. Germania e Giappone sono i leader incontrastati del mercato mondiale e apparentemente nessuno sembra poterli insidiare. Ma c’è, oggi, il caso dell’Italia. L’avvio degli incentivi in “conto energia” ha enormemente stimolato il mercato italiano che era fermo a 30 MW installati a fine 2004: nel 2005, ma soprattutto nel 2006, il nostro Paese ha visto e vedrà concretizzarsi sotto forma di nuovi sistemi una buona parte dei 300 MW di richieste di nuovi impianti pervenuta al GRTN. Se tutto procederà senza ostacoli e, soprattutto, se la disponibilità di moduli sarà all’altezza, il mercato italiano potrebbe diventare il terzo nel mondo. Peccato che oggi le industrie italiane non siano in grado di soddisfare simili impressionanti richieste di moduli, che costringeranno i clienti, almeno nel breve-medio periodo di due-tre anni, a dovere dipendere della forniture dall’estero. Si spera che il quadro positivo che si sta delineando stimoli gli imprenditori a lanciare nuove iniziative di giusto respiro nel settore specifico con l’avvio di fabbriche per la produzione dei celle e moduli di dimensioni significative, cioè unità di almeno 10 MW/anno. La ricaduta positiva di tali iniziative potrebbe generare anche in Italia nuovi posti di lavoro, con benefici aggiuntivi per il nostro sistema economico. Soddisfare le richieste immediate del mercato non deve però far perdere di vista le prospettive per il prossimo decennio. I film sottili stentano a decollare, soprattutto perché usano materiali, quali piombo e cadmio, potenzialmente pericolosi per l’uomo e per l’ambiente e anche perché il costo di produzione scende per ora solo di poco sotto il costo del Silicio, ma già le celle di terza generazione, studiate e prodotte in vari

centri nel mondo (pochi in Europa) si affacciano alla ribalta con positive aspettative. Va detto che una realtà industriale italiana di primaria importanza pare bene inserita nel filone delle celle a nanotecnologie e orientata a volere entrare nel settore. Tutto ciò premesso, con la speranza che davvero nel 2010 il mercato mondiale valga 3 – 3.5 GW, che significa una crescita media nei prossimi 5 anni del 24% all’anno, il rapporto in oggetto si pone l’obiettivo di • rendere conto di quanto sta avvenendo nel mondo fotovoltaico analizzando aspetti tecnologici legati alle tecnologie emergenti, • aggiornare i migliori risultati ottenuti sulle varie celle solari alla luce di quanto pubblicato in conferenze ,convegni, contatti con i produttori ed eventualmente su Internet, • valutare il mercato in termini di produzione di silicio, di celle e di moduli, indagando sui principali filoni di attività dei grandi produttori mondiali . • stimare in prospettiva, sulla base dei dati disponibili, l’andamento di costo del kW e del kWh prodotto per via fotovoltaica, • dedicare particolare attenzione allo situazione italiana e all’effetto dell’introduzione dei nuovi incentivi. Inoltre nell’ambito dell’attività svolta era prevista la partecipazione dell’Italia e segnatamente di CESI ed Enea ad alcuni Task del programma PVPS della IEA dedicato al fotovoltaico. In particolare nel Task 1 è stato prodotto nel 2005 da CESI e Enea un interessante rapporto denominato “Status Report” fotovoltaico per l’Italia che fotografa la situazione del nostro paese a fine 2004 e che viene riportato, ovviamente in versione originale in lingua inglese. Un altro Task che ha fornito notevoli spunti di interesse è il Task VIII dedicato allo studio di grandi sistemi di generazione di potenza fotovoltaica. I principali risultati dello studio sono stati sinteticamente riportati, analizzando i 4 “case study” di grandi impianti, proposti in relazione alle scelte tecnologiche e ai costi di sistema.

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