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rapporti - Deliverable

5.3.1-Criteri, procedure e protocolli di misura finalizzati alla verifica della compatibilità dei campi elettrici e magnetici generati da componenti del sistema elettrico con le prescrizioni dettate dal DPCM 8 luglio 2003 in merito

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5.3.1-Criteri, procedure e protocolli di misura finalizzati alla verifica della compatibilità dei campi elettrici e magnetici generati da componenti del sistema elettrico con le prescrizioni dettate dal DPCM 8 luglio 2003 in merito

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:29 pm

Risale al marzo 2001 la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Legge n° 36 “Legge-quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”. Datano 8 luglio 2003 i primi due decreti attuativi da applicare per la protezione della popolazione in generale. Quello relativo alle basse frequenze, e quindi di interesse per il sistema elettrico, oltre a fissare i limiti di esposizione ai campi elettrici e magnetici, impone, per i soli elettrodotti e relativamente al solo campo magnetico, valori di attenzione e obiettivi di qualità che rivestono carattere di misura cautelativa ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine. Mancano ancora, a completare il quadro attuativo, alcuni decreti previsti dalla legge-quadro, fra cui in particolare quelli rivolti a definire i criteri per i risanamenti degli elettrodotti oltre che quelli mirati alla protezione dei lavoratori. A parte ciò, si è comunque ancora lontani dalla reale possibilità di applicare le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003. Infatti, demandando al sistema agenziale APAT-ARPA la determinazione delle tecniche di misurazione e di determinazione dei livelli d’esposizione, nonché la definizione dei parametri per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti, il DPCM lascia ancora aperti diversi problemi che di fatto lo rendono per il momento inapplicabile. Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) ha offerto la propria collaborazione al Ministero dell’Ambiente e ad APAT e, in relazione a ciò, ha costituito nell’ambito del SC 106A un apposito Gruppo di Lavoro (GdL) incaricato di redigere delle linee guida che possano contribuire alla soluzione dei problemi applicativi aperti dal DPCM 8 luglio 2003 e connessi sia con la definizione delle procedure di misura e calcolo per la verifica del non superamento del valore di attenzione e dell’obiettivo di qualità, sia con l’individuazione di adeguati metodi per il calcolo delle fasce di rispetto. Nel presente rapporto viene condotta un’approfondita analisi critica dei problemi suddetti e vengono prospettati alcuni possibili approcci che potranno rappresentare il punto di riferimento per le attività a carattere normativo in itinere.

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