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6.2.10-Variante al Progetto RETE 21 – SottoProgetto GESCOM (Gestione avanzata dei componenti di rete) – Milestone 2.10 Interruzione di correnti deboli per mezzo di sezionatori di linea di alta tensione

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6.2.10-Variante al Progetto RETE 21 – SottoProgetto GESCOM (Gestione avanzata dei componenti di rete) – Milestone 2.10 Interruzione di correnti deboli per mezzo di sezionatori di linea di alta tensione

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:24 pm

Obiettivo della variante è verificare l’applicabilità di interruzione di piccole correnti (fino a 10 A) per il sistema di subtrasmissione nazionale, focalizzando l’analisi sperimentale su una categoria di apparecchiature con una classe d’isolamento pari a 145 kV e 245 kV, ovvero adatte all’installazione nelle reti elettriche italiane a tensione nominale 132/150 kV. L’attività sperimentale di laboratorio di caratterizzazione delle prestazioni di stabilimento e di interruzione dei sezionatori con e senza contatti rompi arco accessori (fruste) ha evidenziato, per la tipologia dei prototipi in esame (geometria del sezionamento in esecuzione orizzontale, singoli o doppi contatti d’arco, forma dei contatti d’arco, ..) che: • I tempi d’arco nella configurazione più gravosa, sono dell’ordine di 3 s, con un conseguente elevato numero di reinneschi; • le sovratensioni e le associate frequenze sono elevate (∆V > 2 p.u, f reinnesco dell’ordine di 100 kHz) e che quindi potrebbero essere critiche ai fini dell’isolamento primario e secondario delle apparecchiature elettriche adiacenti al sezionatore in fase di manovra (quali ad esempio trasformatori di potenza, …); • l’isolamento solido verso terra degli isolatori di supporto non ha evidenziato criticità alla presenza di particelle di materiale inquinante prodotte dall’arco elettrico; • la problematica della garanzia della sicurezza dell’operatore in caso di manovre a manuali rimane comunque aperta in quanto la durata del fenomeno di interruzione risulta essere affetto dalle problematiche sopra esposte. I risultati di prova hanno pertanto evidenziato che l’applicabilità dei sezionatori all’interruzione di correnti deboli risulta essere ancora critica e che ulteriori indagini sia sperimentali sia di analisi dovrebbero essere eseguite per identificare i limiti di applicabilità dei sezionatori quali mezzi di interruzione di correnti “deboli”.

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