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rapporti - Deliverable

6.3.2-Caratterizzazione chimica e biologica di campioni di combustibili derivati dai rifiuti e relative validazioni.

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6.3.2-Caratterizzazione chimica e biologica di campioni di combustibili derivati dai rifiuti e relative validazioni.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:30 pm

Nel presente rapporto viene descritto il lavoro svolto nell’ambito della ricerca riguardante la caratterizzazione di combustibili solidi derivati dai rifiuti (CDR) e la validazione dei metodi analitici in fase di sviluppo. L’attività è stata sviluppata secondo due filoni principali: • attività sperimentale di laboratorio, avente lo scopo di valutare le caratteristiche di alcuni metodi di analisi chimica di CDR, in particolare per quanto riguarda le analisi del contenuto di metalli; • artecipazione al gruppo di lavoro TC 343/WG5, avente lo scopo di definire un set di metodi analitici per l’analisi del CDR; • presentazione di una proposta di progetto Europeo (QUOVADIS-(QUAlity Management, organisation, VAlidation of standards, Developments and Inquiries for SRF) avente lo scopo di validare sia i metodi analitici definiti in ambito TC 343/WG5 (Solid Recovered Fuels – Chemical Test Methods), sia un sistema di Qualità relativo alla produzione ed uso del CDR e di Classificazione del CDR. L’attività sperimentale svolta ha permesso, attraverso l’esecuzione di prove replicate sui campioni di CDR presi come rappresentativi di quelli prodotti a livello europeo, di valutare caratteristiche importanti, quali dimensione del campione per l’analisi e ripetibilità, dei metodi di analisi chimica proposti per la determinazione di metalli in traccia, cationi maggiori, alogeni e CHN. I risultati mostrano una influenza notevole della matrice sulle performances dei metodi e sull’applicabilità di questi ultimi. Diverse metodi di dissoluzione per l’analisi dei metalli in traccia portano a risultati che possono essere anche molto diversi: anche la ripetibilità varia molto, in funzione del tipo di campione, di metodo di dissoluzione e dell’elemento da analizzare. I metodi di dissoluzione sottoposti a verifiche di laboratorio comprendono: • dissoluzione acida dopo incenerimento del campione • dissoluzione acida su bagno maria • dissoluzione acida in bomba in microonde • dissoluzione acida in bicchiere aperto su piastra elettrica Le analisi replicate dei campioni hanno fornito dei risultati che hanno permesso di valutare statisticamente la resa di recupero relativa e la ripetibilità dei metodi proposti.

Tra i diversi metodi di digestione provati in laboratorio, quello con migliori caratteristiche generali di resa di recupero relativa e di ripetibilità risulta essere un metodo di digestione con acido nitrico e fluoridrico in microonde, con rampa controllata di temperatura. La ripetibilità dei vari metodi e la resa di recupero degli elementi analizzati dipende dalla composizione merceologica del campione di partenza. Contrariamente a quanto si potrebbe ipotizzare, l’analisi diretta del mercurio mediante analizzatore automatico non presenta particolari problemi di ripetibilità, nonostante la ridotta dimensione del campione per l’analisi (poche decine di mg). Per quanto riguarda la determinazione di Cl, F, S (combustione in bomba ed analisi per cromatografia ionica), CHN (metodo strumentale mediante combustione catalitica) e potere calorifico (bomba calorimetrica) è stata evidenziata la buona ripetibilità delle misure ai livelli di concentrazione presenti nei campioni di CDR. Solo nel caso della misura di F e N, dati i bassi livelli di concentrazione, i valori di ripetibilità risultano leggermente peggiori, ma comunque più che accettabili. Per quanto riguarda, invece, il progetto QUOVADIS, di cui CESI è coordinatore, oltre che responsabile di WP e di Task, occorre ricordare che tale progetto è stato approvato per il finanziamento nel prossimo triennio ed i lavori avranno inizio nel gennaio 2005, secondo il programma ed i contenuti riportati in questa relazione.

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