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rapporti - Deliverable

6.3.2-Impostazione di possibili scenari alternativi per il modello MARKAL-TIMES.

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6.3.2-Impostazione di possibili scenari alternativi per il modello MARKAL-TIMES.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:28 pm

Questo rapporto rappresenta il raggiungimento della seconda Milestone (Milestone 3.2) del Work Package 3 del Sottoprogetto SCESEL (Costruzione e Valutazione di Scenari di Sviluppo del Sistema Elettrico) del Progetto SCENARI della Ricerca di Sistema. In esso sono riportate e discusse le ipotesi di base individuate dal CESI in collaborazione con la AIEE (Associazione Italiana Economisti dell’Energia) per definire, a titolo d’esempio, 5 diversi scenari alternativi di sviluppo del sistema elettrico italiano da qui al 2030, che potrebbero venire analizzati mediante il Software (modello Markal-TIMES del sistema elettrico nazionale regionalizzato, modello Rete T&D) già messo a punto, sempre nel Sottoprogetto SCESEL di SCENARI, per l’applicazione ad uno scenario di riferimento del tipo “business as usual” (per il modello Markal-TIMES il CESI si è avvalso in particolare della collaborazione del LAME del Politecnico di Torino). Questi scenari alternativi rappresentano, in sostanza, altrettante variazioni rispetto allo scenario di riferimento sviluppato in precedenza con analoga metodologia. Il quadro delle ipotesi assunte per lo scenario di riferimento (nelle sue due versioni dette rispettivamente “di base” e “di riferimento” vero e proprio) è descritto nel rapporto CESI prot. A5023330 del 31/05/2005. Esso è caratterizzato da diversi elementi, di molti dei quali non è certa l’evoluzione futura: proprio l’esplorazione di questi aspetti porta alla definizione di scenari alternativi di sistema. Pur avendo presente l’ampiezza della casistica ipotizzabile, si è ritenuto opportuno contenere il numero di scenari alternativi da proporre nell’ambito del Progetto, limitandoli a poche situazioni particolarmente significative e lasciando ai futuri utenti del sistema modellistico la definizione di ulteriori scenari da esplorare in base alle loro specifiche esigenze. Lo studio di scenari alternativi si è quindi focalizzato intorno a tre categorie principali, riguardanti: gli sviluppi delle tecnologie; gli sviluppi delle problematiche ambientali; le problematiche dell’approvvigionamento di fonti primarie e di evoluzione dei relativi prezzi. È stata considerata, in linea di principio, anche una quarta categoria di scenari, quelli derivanti da scelte politiche da parte di una o più Regioni, ma per i motivi già detti si è poi preferito lasciare l’individuazione specifica di questa tipologia di scenari interamente ai futuri utenti dei modelli. In definitiva, per gli scopi esemplificativi del Sottoprogetto SCESEL di SCENARI, si sono individuati e proposti cinque scenari “alternativi” di particolare importanza per l’evoluzione del sistema elettrico nazionale, per quanto riguarda sia il parco di generazione che il relativo impatto sulle reti di trasmissione e distribuzione. Si tratta precisamente di:

1. uno scenario “alti prezzi” il quale, a differenza dello scenario “di riferimento”, assume che le tensioni geopolitiche che oggi condizionano il mercato petrolifero permangano in futuro, determinando di conseguenza un marcato aumento dei prezzi delle fonti energetiche per tutto il periodo considerato; 2. uno scenario ”Kyoto” in cui si ipotizza l’adozione di politiche più rigorose di quelle attuali per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO 2 e altri gas “serra”, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti per l’Italia dal Protocollo di Kyoto, anche se, pur sempre, in tempi più lunghi di quelli previsti dal Protocollo stesso; 3. uno scenario “generazione distribuita” che prevede, in linea con il quadro normativo dell’Unione Europea già desumibile in particolare dalla Direttiva 2004/8/CE sulla cogenerazione, l’adozione di politiche volte a promuovere la generazione distribuita, soprattutto se alimentata a gas e destinata alla cogenerazione, in modo da mantenere quest’ultima quantitativamente in linea con la dinamica della produzione elettrica centralizzata; 4. uno scenario “fonti rinnovabili” in cui si prevede una sensibile crescita del contributo delle rinnovabili al sistema elettrico italiano in linea con gli obiettivi della UE, in particolare con gli obiettivi della Direttiva 2001/77/CE, grazie a un progressivo incremento della quota obbligatoria di elettricità da rinnovabili da comprovare con Certificati Verdi; 5. uno scenario “certificati bianchi” che ipotizza una riduzione progressiva dei consumi di energia, rispetto allo scenario “di riferimento”, come conseguenza dello strumento dei Certificati Bianchi introdotto dai due Decreti ministeriali del 20/07/2004 e di obiettivi di riduzione dei consumi che potrebbero conseguire, ad esempio, dalla bozza di Direttiva europea sull’efficienza degli usi finali di energia. Tecnicamente, dal punto di vista del Software, questi 5 scenari “alternativi” di sistema si innestano come varianti modellistiche dello scenario “di riferimento” di cui si è detto. In generale, basta aggiungere allo scenario di riferimento poche equazioni di vincolo per ottenere gli scenari alternativi di sistema, come peraltro previsto dai modelli della famiglia Markal-TIMES.

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