A partire dalla fine degli anni ottanta sono sempre più cresciute le difficoltà poste alla costruzione di linee elettriche aeree da parte delle amministrazioni locali e della popolazione. Diverse sono le argomentazioni portate per contrastarne la costruzione, tra cui principalmente la difficoltà d’integrazione delle linee con l’ambiente rurale e la conseguente perdita di valore connesso alla fruibilità del paesaggio stesso. Le linee elettriche aeree fanno parte dell’esperienza quotidiana di molte persone e le linee di trasmissione ad alta e altissima tensione hanno un impatto visivo considerevole, legato principalmente all’andamento rettilineo e alla dimensione dei tralicci. Come soluzione a questo problema, l’interramento delle linee potrebbe sembrare in taluni casi una soluzione percorribile e talvolta è stata richiesta dagli enti locali o addirittura adottata per superare vincoli normativi (ad esempio limiti regionali sui campi magnetici). Tale ipotesi se può avere una sua validità per le basse e medie tensioni, per le alte tensioni presenta allo stato attuale dell’arte ancora costi e limitazioni tecniche ed ambientali tali da sconsigliarne un uso diffuso sul territorio. Prescindendo, al momento da questi problemi, il presente lavoro ha tentato di quantificare l’entità dei benefici paesaggistici che potrebbero derivare dalla soluzione costituita dall’interramento delle linee ad alta tensione, utilizzando come metodo di stima la valutazione contingente (cap.1) e analizzando criticamente i risultati ottenuti. La finalità della ricerca è stata principalmente quella di definire un quadro metodologico ed operativo, più che una stima esatta in termini monetari. La ricerca si pone come applicazione sperimentale del lavoro più di carattere storico e teorico, condotto nel corso del 2000-2001 nell’ambito della Ricerca di Sistema – Progetto Sostieni, relativo alle Tecniche di valutazione monetaria del paesaggio e dei beni architettonici 1 . Essa è il risultato del lavoro comune degli autori. In particolare, i capitoli dall’1 al 5.1 sono frutto del contributo spontaneo di Tiziano Tempesta, mentre Matilde Marazzi ha curato il paragrafo 5.2. Comuni sono la premessa e le conclusioni. Luigi Riello ha curato la rilevazione delle interviste. 1 Rapporto CESI A1/024195: Matilde Marazzi (CESI – BU AMB), Tiziano Tempesta (Università di Milano – Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale), Mara Thiene (Università di Padova), Tecniche di valutazione monetaria del paesaggio e dei beni architettonici, Ricerca di Sistema – Progetto Sostieni, Milano 31/07/2001.