Il presente rapporto è stato predisposto nell’ambito del Progetto di Ricerca di Sistema “Generazione 21 (GEN21), sottoprogetto DEMAND, WP2, Milestone 1 “Definizione di modalità tecniche ed operative per il ritiro dell’energia prodotta da fonti rinnovabili”. Il sottoprogetto DEMAND intende mettere a disposizione degli organi regolatori, quali ad esempio l’Autorita’ per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), una base di conoscenze ed elaborazioni delle stesse che consentano di supportarne la attività regolatoria, finalizzata a: – adeguare la generazione di energia elettrica alle nuove esigenze della domanda, – garantire un margine di riserva veramente efficiente per poter far fronte alle situazioni di emergenza, – favorire la partecipazione delle energie rinnovabili alla offerta globale dell’energia compatibilmente con le esigenze di gestione delle reti. L’articolo 13 del decreto legislativo n. 387/03 (recepimento direttiva su fonti rinnovabili) prevede che l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas definisca, facendo riferimento a condizioni economiche di mercato, le modalità di ritiro dell’energia elettrica prodotta da impianti da fonti rinnovabili di potenza inferiore a 10 MVA e da impianti di potenza qualsiasi alimentati dalle fonti rinnovabili non programmabili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice ed idraulica fluente) . Piu’ recentemente, la Legge Marzano ha introdotto misure per favorire l’apporto al sistema elettrico nazionale, della generazione distribuita, (della quale gli impianti a energie rinnovabili e quelli di cogenerazione costituiscono la larga maggioranza). Con le medesime finalità, la legge stessa, nell’articolo 1, comma 89 prevede “il monitoraggio dello sviluppo degli impianti di microgenerazione e la preparazione da parte dell’Autorità di una relazione sugli effetti della generazione distribuita sul sistema elettrico ai ministri di cui al comma 88, alla conferenza unificata delle Regioni e al Parlamento”. In questo contesto si è ritenuto opportuno allargare le indagini sui fattori normativi 1 che possono essere di ostacolo alla diffusione delle energie rinnovabili e della generazione distribuita anche agli effetti delle prescrizioni sui limiti relativi al fattore di potenza dei generatori con potenza inferiore a 10 MW. Il mancato rispetto di tali prescrizioni, da parte del produttore, determina perdite di energia nelle reti MT e oneri per il rifasamento in capo al distributore a cui l’impianto è connesso. La presente attività intende analizzare l’entità dell’impatto del fattore di potenza, degli impianti di produzione principalmente su: • profili di tensione • perdite di rete (inclusi i trasformatori AT/MT e MT/BT) • necessità di installare ulteriori batterie di condensatori in Cabina Primaria, oltre a quelle normalmente presenti Nel documento vengono presentati i risultati delle analisi di ripartizione di flussi di potenza e dei profili di tensione a regime (load flow) su porzioni di reti MT reali estese. Lo studio eseguito ha permesso di evidenziare gli effetti della Generazione Distribuita su reti di distribuzione MT, mettendo in luce come diverse variabili gravino sull’individuazione dei limiti del fattore di potenza relativo agli impianti di generazione: • posizione della GD lungo i feeder • livello di carico 1 Il DM 25/09/1992 prevede un sistema di prescrizioni sui limiti relativi al fattore di potenza dei generatori e di penali che dovrebbero compensare gli oneri sostenuti dai distributori per il rifasamento.

• livello percentuale di penetrazione della GD in relazione al carico effettivo nella rete • taglia della GD connessa • allacciamento o meno del condensatore di rifasamento posto nella sbarra MT di cabina primaria tipologia dei conduttori e lunghezza delle linee MT