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rapporti - Deliverable

9.2.2-Prospettive e strumenti regolatori per la creazione di un mercato regionale dell¿elettricità tra i Paesi del Sud-est Europa e del Maghreb

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9.2.2-Prospettive e strumenti regolatori per la creazione di un mercato regionale dell¿elettricità tra i Paesi del Sud-est Europa e del Maghreb

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:24 pm

Il presente rapporto è stato predisposto nell’ambito del Progetto di Ricerca di Sistema “NORME” , sottoprogetto REGOLE, WP3, Milestone 2 “Mercato del Sud Est Europa”. Il sottoprogetto REGOLE ha l’obiettivo di fornire i presupposti tecnico-scientifici utili alla attività di regolamentazione del Sistema Elettrico da parte della Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) finalizzata a far evolvere il Sistema Elettrico nella direzione di un servizio meno costoso per il Paese, con standard di qualità più adeguati alle nuove esigenze. I principali campi in cui si svolgono le attività del progetto REGOLE sono: – il mercato dell’energia elettrica, del gas e dei titoli di efficienza energetica; – l’incentivazione della co-generazione, la generazione da energie rinnovabili e la generazione distribuita; – il funzionamento delle reti elettriche, e la qualità del servizio. L’attività descritta nel presente rapporto si inquadra nell’ambito del processo di integrazione tra i Paesi del Sud-est Europa (SEE) per la creazione di un mercato regionale dell’elettricità da integrare, in prospettiva, con quello della EU. Allo scopo, nel novembre 2002 è stato firmato un accordo che ha dato origine al cosiddetto “processo di Atene” che ha per finalità quello di creare le condizioni per il funzionamento del mercato dell’elettricità nel Sud-est Europa dall’anno 2005. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas è chiamata a guidare lo sviluppo del “Processo di Atene” in collaborazione con l’omologa Autorità greca (RAE). L’attività del CESI è stata quella di supportare AEEG nell’espletamento di tale ruolo esaminando criticamente le proposte formulate da CEER (Council of European Energy Regulators), E.C., World Bank ed altri, evidenziandone eventuali contraddizioni o criticità in modo da evitare problemi nella fase di avvio o implementazione del mercato. Oltre all’esame del nascente mercato elettrico nel SEE con la consequente messa in evidenza di eventuali criticità e la formulazione di possibili soluzioni, l’attività di ricerca ha riguardato anche le prospettive di sviluppo del mercato elettrico tra i paesi del Maghreb. Le attività sopra citate sono di particolare interesse in quanto è in corso una progressiva integrazione delle infrastrutture energetiche tra Italia e le sopraccitate regioni non solo per quanto riguarda lo scambio di energie primarie (petrolio e, soprattutto, gas), ma anche di elettricità. Relativamente al SEE, sono infatti ben note le spinte dei paesi della sponda est dell’Adriatico per la costruzione di nuovi collegamenti sottomarini verso l’Italia, mentre verso il Maghreb la stessa Unione Europea (EU) ha riconoscito la priorità della realizzazione di collegamenti elettrici nord-sud, approvando nel dicembre 2003 il nuovo asse prioritario EL 9. A seguito dell’approvazione dell’asse prioritario EL 9 da parte della EU, sono stati varati alcuni studi di fattibilità, svolti dal CESI. Tuttavia, per poter procedere allo scambio di energia elettrica tra Italia e paesi limitrofi, occorre definire per tempo opportuni meccanismi di mercato nei paesi del SEE e del Maghreb in

modo da garantire la compatibilità con le direttive europee e le regole del mercato italiano. Questo vale in particolare per quanto riguarda i meccanismi di “cross-border trading” ovvero le procedure per: – la remunerazione dell’uso delle reti per i paesi che ospitano transiti di potenza; – l’allocazione della capacità sui collegamenti transfrontalieri. Per quanto riguarda il SEE, l’attività svolta nel 2005 ha riguardato i seguenti punti: • Energy Treaty firmato dai paesi del SEE, tranne la Turchia che ha sollevato eccezioni sulla normativa ambientale, il 25 ottobre 2005; tale trattato fornisce un riferimento legalmente vincolante che obbliga gli stati membri dell’ECSEE (Energy Community of SEE countries) all’osservanza di norme e procedure comuni. • Benchmark sul processo di liberalizzazione dei mercati nell’area ECSEE che rappresenta un costante monitoraggio del progresso delle riforme nazionali; • Option Paper, tale option paper rappresenta una road map con identificazione di obiettivi graduali che assicurino un raggiungimento sicuro dell’obiettivo finale consistente in un mercato integrato regionale dell’energia; • Meccanismo di Inter-TSO Compensation (ITC): l’adozione di un meccanismo comune di compensazione inter-TSO è un dei conseguimenti più importanti ottenuti finora nell’ambito del Sud-Est Europa. Tuttavia, questo meccanismo è entrato in crisi a seguito del ricongiungimento tra le due zone sincrone dell’UCTE avvenuta il 10 ottobre 2004 e nuove misure correttive devono essere proposte; • Congestion Management sulla rete di interconnessione regionale: ETSO implementerà a fine 2005 un meccanismo (sotto forma di dry run) di asta esplicita coordinata estesa a tutti i Paesi dell’ECSEE. Si tratta di un esperimento molto importante, al quale anche i Paesi dell’Europa occidentale guardano con molto interesse. • Codice di rete (Grid Code) regionale. • Studi sponsorizzati da World Bank: tali studi (GIS: Generation Investment Study) mirano a definire le prospettive di investimenti in risorse di generazione nel Sud-Est Europeo nel medio-lungo termine e metodologie utili a fornire un incentivo alla costruzione di nuovi impianti nella regione. Gli argomenti sopra citati sono estremamente complessi e coinvolgono non solo gli aspetti strettamente tecnici, ma anche economici, legislativi e, non da ultimo, politici, in quanto occorre che i paesi del SEE procedano secondo il programma di riforme delineato nell’ “Energy Treaty” firmato in ottobre 2005. Il CESI, procedendo ad un’accurata analisi dei documenti emessi nell’ambito dell’Athens Forum ed avvalendosi delle competenze acquisite nell’attività di RdS, ha redatto i seguenti rapporti su richiesta di AEEG: • Commento a ITC e Option Paper: documento che riassume i punti essenziali delle due tematiche; • Commento al ruolo di ECRB (Energy Community Regulatory Board): documento che evidenzia, con motivazioni legate all’evoluzione del mercato regionale dell’ECSEE, la necessità di fornire all’ECRB un ruolo più incisivo e vincolante. L’ECRB è l’organismo formato da un consorzio delle Autorità di

Regolazione di tutti i Paesi della regione ed il cui compito, sulla base dell’option paper di E.C., sarebbe di tipo puramente consultivo. Per ciò che riguarda il Maghreb, l’attività di ricerca svolta da CESI è stata volta specificatamente all’analisi e formulazione di proposte per il commercio transfrontaliero dell’elettricità (CBT: cross-border trading) tenuto conto dell’imminente nascita di un mercato dell’energia dell’elettricità nel Maghreb e, soprattutto, di una successiva integrazione con l’IEM della EU, in particolare con l’Italia. Le soluzioni proposte a seguito dell’attività di analisi e di confronto con le specifiche realtà del Maghreb sono le seguenti. Circa il processo di gestione delle congestioni come pure la remunerazione dell’uso delle reti a seguito di transiti originati da terzi, i paesi del Maghreb potrebbero adottare meccanismi di CBT simili a quelli già usati in Europa e codificati da ETSO (the association of the European Transmission System Operators). I metodi che potrebbero essere proposti in una prima fase nel Maghreb sono: null allocazione esplicita della capacità con aste co-ordinate per risolvere le congestioni; null metodologia di “grid costing” per la remunerazione dei transiti. Questa metodologia è basata sui costi standard attribuiti a ciascun componente di rete e sui meccanismi per l’identificazione della porzione di rete soggetta ai transiti secondo le procedure ETSO.

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