Il presente rapporto è stato predisposto nell’ambito del Progetto di Ricerca di Sistema “NORME”, sottoprogetto REGOLE, WP4, Milestone 2 “Regole per la potenza di corto circuito nelle reti AT, MT”. Il sottoprogetto REGOLE ha l’obiettivo di fornire i presupposti tecnico-scientifici utili alla attività di regolamentazione del Sistema Elettrico da parte della Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) finalizzata a far evolvere il Sistema Elettrico nella direzione di un servizio meno costoso per il Paese, con standard di qualità più adeguati alle nuove esigenze. I principali campi in cui si svolgono le attività del progetto REGOLE sono: • il funzionamento delle reti elettriche, e la qualità del servizio • l’incentivazione della co-generazione, la generazione da energie rinnovabili e la generazione distribuita. • il mercato dell’energia elettrica, del gas e dei titoli di efficienza energetica Nel contesto di queste attività, la regolamentazione dei livelli della potenza di corto circuito nelle reti AT e MT è stata giudicata dalla Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas una opportunità per aumentare gli standard di qualità del servizio elettrico dal momento che la potenza di corto circuito è un fattore condizionante numerosi aspetti della qualità della tensione. E’ infatti noto che molti dei parametri che caratterizzano la qualità della tensione (variazioni lente o rapide della tensione, distorsione armonica, squilibri etc.) sono provocati da carichi non lineari o variabili nel tempo. Il livello assunto dai parametri che caratterizzano la forma della tensione è correlabile nella gran parte dei casi alla potenza di corto circuito dei nodi cui i carichi sono connessi. La attività svolta dal CESI in questo campo, e documentata nel presente rapporto, è consistita nel supportare l’AEEG nell’individuazione di un possibile criterio per la definizione della potenza di corto circuito necessaria alle reti AT e MT per garantire standard adeguati di qualità della tensione. I principali temi sviluppati nel suddetto rapporto sono i seguenti: • definizione del concetto generale di potenza di cortocircuito e differenti modalità di calcolo • proposta di definizione di quattro tipologie di potenza di cortocircuito differenziate per reti AT e MT (“Corrente di cortocircuito trifase massima ai fini del dimensionamento delle apparecchiature”, “Corrente di cortocircuito trifase massima di esercizio”, “Corrente di cortocircuito trifase minima di esercizio”, “Corrente di cortocircuito trifase minima convenzionale”)

• analisi della rilevanza della potenza di cortocircuito nei confronti delle differenti tipologie di disturbi presenti nelle reti elettriche, con particolare attenzione ai benefici attesi dall’incremento della potenza di cortocircuito in funzione delle modalità adottate per raggiungere tale obiettivo • individuazione di metodologie semplificate per la correlazione tra le variazioni rapide di tensione nelle reti AT e MT (causate da variazioni rapide di potenza assorbita dall’utente) e la potenza di cortocircuito nel punto di connessione dell’utente stesso • proposta di un criterio per la classificazione degli utenti AT e MT e della cabine primarie e secondarie in termini di variazioni rapide di tensione indotte nel punto di connessione a causa della variazione rapida di potenza assorbita dalla rete • proposta di una possibile metodologia di correlazione della potenza nominale dell’utente con la potenza di cortocircuito trifase necessaria nel punto di connessione Il rapporto è completato dalla applicazione delle metodologie proposte a porzioni di reti reali al fine di verificarne l’applicabilità e di acquisire sensibilità sui valori tipici delle grandezze di interesse.