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Aggiornamenti tecnico-economici sulle applicazioni eoliche a livello italiano ed internazionale

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Aggiornamenti tecnico-economici sulle applicazioni eoliche a livello italiano ed internazionale

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:47 pm

Il rapporto presenta un aggiornamento, al 31 dicembre 2002, della situazione della tecnologia e del mercato mondiale nel settore dell’energia eolica. Il suo contenuto è pertanto la naturale continuazione di quanto era già stato esposto nel rapporto CESI ENERIN/SFR/01/044 del 31.12.2000. L’interesse per l’argomento è giustificato dal persistente rapido sviluppo del settore eolico, che nel periodo 2001-2002 ha visto crescere la potenza complessiva delle installazioni fino a raggiungere livelli ormai superiori alle aspettative dello scorso decennio. Le informazioni sono state tratte da diverse fonti, ma principalmente dal Rapporto Annuale 2002 sull’energia eolica pubblicato nell’aprile 2003 dal Comitato Esecutivo dell’Accordo di collaborazione per la ricerca e lo sviluppo dei sistemi eolici dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). Secondo i dati della IEA, al 31 dicembre 2002 la potenza eolica installata globale aveva raggiunto 31.064 MW, con un incremento di 6.466 MW rispetto all’anno precedente e di ben 13.368 MW rispetto al 31 dicembre 2000. I paesi dell’Unione Europea, con 23.056 MW alla fine del 2002, si sono confermati come i paesi guida nel mondo, sia per la quantità di nuovi impianti installati (soprattutto in Germania e Spagna), che per il ruolo svolto dall’industria costruttrice degli aerogeneratori, in particolare da aziende danesi, tedesche e spagnole che si sono distinte non solo sui mercati nazionali, ma anche per il volume delle loro esportazioni. Dopo avere presentato la situazione degli impianti eolici installati e commentato i tassi di crescita riscontrati negli ultimi anni, il rapporto passa a considerare i principali fattori che hanno condizionato lo sviluppo del mercato eolico (politiche d’incentivazione, problematiche ambientali ed autorizzative, inserimento nei sistemi elettrici) e richiama le principali tendenze che si possono osservare per quanto concerne l’evoluzione futura di tale mercato. In particolare viene messa in rilievo l’attuale tendenza ad estendere le installazioni a nuovi tipi di sito, come quelli marini in posizione off-shore e quelli in zone montane d’alta quota. Successivamente viene fatto il punto sullo stato dell’arte delle installazioni eoliche e, in particolare, della tecnologia degli aerogeneratori. Come di consueto, tenuto conto della composizione del mercato, l’attenzione viene focalizzata sulle macchine destinate all’impiego in centrali collegate alla rete. Vengono riportati essenzialmente quegli aspetti che rappresentano una novità rispetto a quanto era già stato descritto nel precedente rapporto. In particolare viene posto l’accento sulla crescita continua delle taglie delle macchine commerciali, ormai arrivate a 2 MW grazie anche all’impulso dato in questo senso

dal nascente mercato delle unità per impiego off-shore, nonché sulla tendenza verso macchine funzionanti a velocità del rotore variabile. E’ poi effettuata anche una breve rassegna dello stato attuale dell’industria eolica (questa, come già detto, vede un netto predominio delle aziende europee) e delle attività di ricerca, e vengono altresì riportati dati e informazioni varie sull’affidabilità e disponibilità delle macchine e sui fattori d’impianto rilevati in ambito mondiale. Questa parte è completata con dati relativi ai costi d’impianto più frequenti e ai costi di produzione dell’energia. Un apposito capitolo è stato infine riservato alla presentazione, in termini più specifici, del mercato eolico italiano. Al 31 dicembre 2001 la potenza complessivamente in campo in Italia era di 682 MW, con un incremento di ben 263 MW rispetto alla fine dell’anno precedente, mentre al 31 dicembre 2002 la potenza complessivamente in campo è stata di 788 MW, con un incremento quindi inferiore a quello dell’anno precedente. Il numero totale di macchine in campo in Italia ha raggiunto, a fine 2002, le 1.346 unità. Le installazioni hanno continuato ad avvenire nella zona appenninica della Campania e della Puglia, ma hanno interessato anche altre Regioni del Centro e del Sud e le due isole maggiori. Il rallentamento nel 2002 rispetto all’anno precedente è da imputare verosimilmente alla transizione fra il vecchio sistema di incentivi e quello nuovo basato sui Certificati Verdi, ma anche a crescenti problemi di carattere autorizzativo derivanti da preoccupazioni ambientali (impatto visivo). Il numero elevato di nuovi progetti eolici sottoposti di recente al GRTN induce però a pensare a una prossima ripresa del ritmo delle nuove realizzazioni. L’estensione delle installazioni oltre un certo limite sarà comunque condizionata dalla disponibilità di aree, cosa non sempre immediata in un paese come l’Italia, densamente popolato e ricco di pregi paesaggistici ed ambientali. Proprio tenendo conto di ciò, nell’ambito delle sue attività per la Ricerca di Sistema, il CESI ha esplorato le prospettive che potrebbero esservi per le installazioni eoliche in nuovi tipi di sito, come quelli montani sopra i 1000 m e quelli off-shore. I relativi risultati di sintesi sono contenuti nei rapporti ENERIN/ENERIN/2001/23 (per l’off-shore) e ENERIN/ENERIN/2002/26 (per l’ambiente montano d’alta quota).

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