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Analisi dei dati sperimentali per la misura di Temperatura Ingresso Turbina su turbogas e validazione della tecnica con misure di laboratorio

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Analisi dei dati sperimentali per la misura di Temperatura Ingresso Turbina su turbogas e validazione della tecnica con misure di laboratorio

Sensore ottico nell’infrarosso per la misura in linea della temperatura ingresso turbina (TIT) di un turbogas. La misura di temperatura consente l’ottimizzazione del rendimento dell’impianto turbogas con carico variabile.

La crescente produzione di energia di impianti che utilizzano fonti rinnovabili quali eolico o solare, lacui produzione non può essere modulata a seconda del fabbisogno istantaneo, rende necessario poter adeguare la produzione di energia da parte degli impianti termoelettrici convenzionali al fabbisognoistantaneo richiesto. Le macchine di generazione come i turbogas (TG) si prestano ad essere gestite per poter seguire la richiesta di energia in tempo reale. Questo comporta la necessità di sviluppare algoritmi previsionali che ne consentano il funzionamento alla massima efficienza anche in condizioni di regimifortemente variabili. Per questo si rendono necessarie tecniche di misura diretta di alcuni parametri, tra i quali la Temperatura Ingresso Turbina (TIT), il cui monitoraggio permetterebbe sia di massimizzare la vita delle parti calde più critiche, sia di operare con la massima temperatura del gas (pur restando entro ilimiti di funzionamento dei materiali di rivestimento) in modo da migliorare il rendimento dell’impianto. La tecnica sviluppata in RSE nel precedente periodo RdS per il monitoraggio della TIT è di tipo ottico non intrusivo e consente di determinare la temperatura del gas tramite la misura dell’emissione infrarossa (su bande spettrali definite) delle molecole di CO2 presenti nella regione a valle del combustore TG prima delle pale della turbina a gas. L’attività svolta nel precedente periodo RdS aveva portato alla messa a punto di un metodo in grado di fornire misure di temperatura relative, cioè andamenti di temperatura ricavabili a partire da un punto a temperatura nota. L’attività svolta nel 2013 ha consentito di individuare e verificare sperimentalmente una procedura che consente, tramite misure di laboratorio in condizioni controllate, di calibrare il sistema e di riuscire così a determinare la temperatura assoluta anche in assenza di punti a temperatura nota. La calibrazione viene effettuata in laboratorio utilizzando una cella in pressione riscaldata contenente una miscela di gas e CO2. A valledella calibrazione di laboratorio sono state effettuate prove in campo presso la stazione sperimentale di Sesta su combustori Ansaldo. Le analisi delle misure consentono di affermare che il sensore ottico è in grado di fornire, con la necessaria precisione, la misura della temperatura del gas all’uscita delcombustore e la misura della temperatura della parete interna del combustore. Va notato che con il sistema attuale la misura della temperatura del gas e della parete richiedono l’uso di bande spettrali differenti, quindi non possono essere ottenute nello stesso istante. Per poter effettuare simultaneamente le misure nel gas e sulla parete è necessario aggiungere altri canali spettrali in parallelo a quello attualmente utilizzato. Si prevede di mettere a punto tale sistema nella prosecuzione dell’attività.

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