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Analisi dei fenomeni termici connessi alla fase di costruzione e ripristino di dighe

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Analisi dei fenomeni termici connessi alla fase di costruzione e ripristino di dighe

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:06 pm

Lo studio dei fenomeni fessurativi in dighe murarie – ovvero, dighe di calcestruzzo o in muratura di pietrame legato con malta – sono tra i più complessi problemi che gli ingegneri delle dighe si trovano ad affrontare, anche alla luce delle inevitabili implicazioni legate alla valutazione della loro stabilità strutturale e, quindi, della loro sicurezza. Le dighe murarie sono soggette a stati di sforzo che possono dare luogo all’innesco ed alla propagazione di fessure sia nella fase costruttiva sia durante l’esercizio. Nella letteratura specializzata di settore sono reperibili numerosi esempi di dighe affette da stati fessurativi riconducibili a due tipologie principali: stati fessurativi di tipo "diffuso" (con fessure ramificate e di dimensioni ed aperture sub-millimetriche) o di tipo "discreto" (con discontinuità più marcate, ben separate e chiaramente visibili). Nella fase costruttiva le cause di fessurazione sono riconducibili ai seguenti fattori: – processi fessurativi dovuti allo sviluppo del calore di idratazione che avviene per reazioni chimiche nella fase di presa del calcestruzzo e al successivo raffreddamento dei getti che determina una riduzione di volume quando si è già sviluppata una significativa rigidezza del getto; – fessurazioni per ritiro igroscopico dovuto a perdita d’acqua per evaporazione e conseguente riduzione di volume; – fessurazioni per trazioni dovute al peso proprio o ad effetti indotti dall’iniezione dei giunti di costruzione. Durante l’esercizio le cause degli stati fessurativi possono essere attribuiti generalmente alle variazioni termiche ambientali, agli effetti espansivi dovuti a reazioni chimiche, alle sollecitazioni dovute ai carichi esterni (invaso, sisma, ecc.), ai cedimenti delle fondazioni o delle spalle. Tra i vari aspetti sopra citati, lo studio in esame fa riferimento agli stati fessurativi prodotti dallo sviluppo del calore di idratazione e dal successivo raffreddamento dei getti nella fase di costruzione delle dighe. Questa tipologia di problemi, frequente nelle dighe a gravità a speroni, è stata oggetto di numerose analisi di tipo numerico in quanto si può fare ricorso a schemi bidimensionali di calcolo che presentano difficoltà computazionali limitate. Molto più complesso si presenta il caso delle dighe a volta in quanto in tali casi occorre necessariamente fare ricorso a schemi tridimensionali. Il caso che si analizza nello studio presentato nel rapporto è quello delle grandi dighe a volta sottili per le quali talvolta si riscontrano quadri fessurativi complessi la cui origine è, spesso, riconducibile ai fenomeni termici che si sviluppano nella prima fase di vita. Prima di affrontare lo studio del caso reale, che verrà analizzato nel corso del 2008, si sono esaminati schemi semplificati (bi e tri-dimensionali) per mettere in luce l’influenza di due aspetti essenziali: – la sequenza costruttiva che come è noto avviene per getti successivi di calcestruzzo, realizzati in un arco temporale che può essere di molti mesi o di alcuni anni; – la curvatura della struttura che può determinare l’insorgere e la propagazione dello stato fessurativo rispetto a quello che si avrebbe in una struttura piana. Queste analisi hanno consentito di mettere a punto la procedura di calcolo automatica che verrà impiegata, nel corso delle attività di ricerca previste per il 2008, per simulare il caso reale di cui è noto il quadro fessurativo e di cui è stato possibile individuare nello sviluppo del calore di idratazione e nel successivo raffreddamento dei getti la principale genesi della fessurazione. I risultati potranno fornire indicazioni sul piano metodologico per affrontare anche il tema del ripristino strutturale nei casi in cui questo venga realizzato con la costruzione di getti di calcestruzzo per rinforzare strutture esistenti.

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