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Analisi della qualità dell’aria attraverso il biomonitoraggio vegetale

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Analisi della qualità dell’aria attraverso il biomonitoraggio vegetale

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:23 pm

Le tematiche sviluppate nel corso del 2001 per l’attività "Analisi della qualità dell’aria attraverso il biomonitoraggio vegetale " hanno riguardato due principali settori: 1. l’applicazione sperimentale di un protocollo di monitoraggio con specie erbacee (Trifolium repens) in un ottica di impiego come bioindicatori della qualità dell’aria; 2. la partecipazione a campagne di misura di metalli pesanti mediante analisi del bioaccumulo in muschi. In merito alla sperimentazione su specie erbacee, l’attività in campo è stata centrata sullo studio degli effetti degli inquinanti atmosferici, ed in particolare dell’ozono troposferico, utilizzando come organismo vegetale test piante appartenenti a cloni di trifoglio connotate da diversa sensibilità all’inquinante e su piante di una specie di trifoglio selvatico autoctono, e valutando tali effetti in termini di danno fogliare da ozono, verdezza fogliare, contenuto di clorofilla e biomassa. Per la conduzione dell’esperimento è stato adottato il protocollo elaborato dal gruppo di lavoro UN/ECE ed attualmente in fase di validazione attraverso applicazioni in campo effettuate in diversi siti europei sotto il coordinamento dell’Università di Bangor (UK), da cui provengono anche i cloni di trifoglio a diversa sensibilità all’ozono utilizzati nella prova. A tale fase di validazione ha aderito anche CESI, attraverso l’applicazione del protocollo nell’ambito dell’attività in oggetto presso il proprio sito sperimentale di La Casella (Piacenza). Per quanto attiene all’attività di biomonitoraggio dell’inquinamento da metalli pesanti mediante muschi, nel corso del 2001 sono stati trattati ed analizzati campioni di muschio prelevati in 21 siti sul territorio italiano. I siti di prelevamento dei muschi sono stati scelti in quanto nei loro paraggi sono state presenti per molti anni, o sono tuttora attive, alcune delle stazioni per il campionamento delle deposizioni umide facenti parte della rete ex- ENEL (che mettono a disposizione dati relativi a regime pluviometrico e andamento delle concentrazioni dei principali inquinanti solubili nelle piogge, utili all’interpretazione dei valori di concentrazione riscontrabili nei muschi) oppure perché punti caratteristici per l’ampio spettro di concentrazioni dei principali metalli pesanti rinvenuti in precedenti campionamenti effettuati a cura del Laboratorio Provinciale di Laives (BZ).

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