L’energia geotermica è stata utilizzata per decenni sia per la produzione termica che per quella elettrica. In anni recenti, sono apparsi nel contesto internazionale innovativi sistemi a circuito chiuso (closed-loop) che consentono il recupero di energia termica dal sottosuolo senza che vi sia scambio di acqua con la falda.

Questo documento riporta gli approfondimenti modellistici relativi a due tecnologie a circuito chiuso, i sistemi Eavor Loop, sviluppati da un operatore canadese leader in questo campo, e i sistemi WellBore Heat eXchanger – WBHX, con l’obiettivo di valutarne l’applicabilità. Tali studi possono costituire una base conoscitiva in grado di stimolare gli operatori di settore ad intraprendere indagini specialistiche per lo sfruttamento della risorsa geotermica nel contesto nazionale.

In riferimento a un’analisi territoriale già sviluppata nel 2022, sono state prodotte alcune mappe di temperatura, ai fini di individuare i settori idonei alla tecnologia Eavor Loop e selezionare aree specifiche per condurre approfondimenti. La messa in esercizio di un sistema di tipo Eavor 2.0 verrà simulata all’interno di un’area “campione”, di cui è stato sviluppato il modello geologico. La zona selezionata, che si aggiunge a quelle già studiate nel corso del precedente triennio, fa parte della regione Campania. Nel corso del 2024, il modello geologico sarà utilizzato per impostare le simulazioni numeriche relative al sistema Eavor 2.0. La scelta del codice di calcolo per effettuare le simulazioni è una parte importante del lavoro; sono stati effettuati alcuni test ed è stato selezionato il software commerciale di Computational Fluid Dynamic (CFD) ANSYS/CFX.

I sistemi WellBore Heat eXchanger sono stati studiati attraverso un analogo approccio. Sulla base di indagini pregresse, volte a definire i range di operabilità della tecnologia e a individuare le aree ad essa compatibili, è stato selezionato un settore specifico della Sicilia occidentale, di cui è stato elaborato il modello geologico; questo è stato utilizzato per impostare i parametri del dominio di un modello fluidodinamico. L’obiettivo è quello di eseguire alcune simulazioni numeriche per valutare l’applicabilità della tecnologia nel territorio italiano. Per questo proposito è stato utilizzato il software FeFlow e i risultati della simulazione saranno presentati nel corso del 2024. Allo stato attuale sono stati elaborati la griglia tridimensionale e i principali parametri utili alla modellazione numerica.