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rapporti - Deliverable

Analisi di impatto dell’introduzione della tariffa bioraria obbligatoria

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Analisi di impatto dell’introduzione della tariffa bioraria obbligatoria

Questo rapporto illustra i risultati del progetto di monitoraggio su due gruppi diclienti domestici statisticamente rappresentativi della popolazione italianaappartenente al servizio di “maggior tutela” e soggetta alla tariffa biorariaobbligatoria. Si valuta la variazione nelle abitudini di comportamento degli utenti inseguito all’entrata in vigore della nuova tariffa, in un’ottica di demand-response,analizzando in particolare gli spostamenti dei consumi da ore piene a ore vuote

La tariffa bioraria è diventata la condizione obbligatoria in Italia alla quale sono soggetti tutti gli utenti domestici appartenenti al servizio di “maggior tutela” a partire dal 1 luglio 2010; essa prevede due prezzi differenti dell’elettricità dipendenti dall’ora del giorno: il prezzo è più elevato durante le “ore piene” (detta anche fascia F1) e più basso durante le “ore vuote” (dette anche fascia F2 e fascia F3 o fascia F23). L’introduzione di tale tariffa èun evento rilevante, che ha fatto sì che più di 20 milioni di famiglie passassero da una tariffazione dell’elettricità con un prezzo unico durante il giorno ad una basata su prezzi variabile durante la giornata. Per analizzare l’impatto di tale cambiamento RSE, in collaborazione e sotto il patrocinio dell’AEEG, ha implementato unprogetto di monitoraggio dei consumi per fasciae un progetto di monitoraggio delle abitudini di consumo domestico; a tale scopo sono stati selezionati due gruppi di clienti residenziali, statisticamente rappresentativi dell’intera popolazione italiana, e si è provveduto all’acquisizione mensile dei loro dati di consumo domestico da parte dei rispettivi distributori a partire dal mese di luglio 2009 (un anno prima dell’introduzione della tariffa bioraria obbligatoria):

– il primo gruppo contiene circa 28.000 POD, per i quali sono disponibili i valori di consumo mensile di elettricità ripartiti nelle tre fasce;

– il secondo gruppo contiene circa 1.000 POD, per quali sono disponibili i valori di consumo giornaliero con frequenza quartoraria.

I POD appartenenti al secondo gruppo sono inoltre sottoposti ad una serie di interviste periodiche conobiettivo di raccogliere informazioni sugli elettrodomestici presenti nelle loro abitazioni e sulle loro abitudini di utilizzo; le informazioni così raccolte sono servite come input al programma di simulazione numerica SCUDO7 per costruire un modello della curva di carico dell’utenza domestica. Tutto ciò ha come obiettivo quello di valutare le variazioni nelle abitudini dei clienti in seguito all’introduzione della tariffa bioraria, in particolare per quanto riguarda gli spostamenti dei consumi da ore piene a ore vuote. I risultati ottenuti hanno mostrato che nel periodo successivo all’entrata in vigore della tariffa bioraria si è verificato uno spostamento dei consumi di energia elettrica da ore piene a ore a vuote, in linea con il comportamento che la tariffa bioraria dovrebbe indurre nei consumatori ma di entità percentuale media molto bassa (circa pari all’1%).

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