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Analisi di tecnologie di denitrificazione e desolforazione con batteri

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Analisi di tecnologie di denitrificazione e desolforazione con batteri

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:26 pm

Il sottoprogetto “EMICO – CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI” inserito nel progetto di Ricerca di Sistema “SOSTE-SVILUPPO SOSTENIBILE” mira nel suo complesso a fornire al sistema elettrico italiano nazionale elementi concreti per una politica ottimale di controllo delle emissioni dagli impianti di generazione per combustione. In tale contesto una attività di rilievo è stata indirizzata alla individuazione e valutazione di tecnologie di abbattimento degli inquinanti più efficienti ed ecocompatibili. Con particolare riferimento alle metodologie di denitrificazione e desolforazione fumi, i processi per via biologica sono senza dubbio quelli che presentano il più spiccato carattere innovativo e che offrono i maggiori vantaggi sia in termini di economicità che di compatibiltà ambientale. Infatti, dall’esame della documentazione da noi reperita risulta che, rispetto ai corrispondenti metodi convenzionali (SCR- DeNOx con ammoniaca e DeSOx mediante assorbimento ad umido su sorbenti a base di calcio), l’abbattimento degli inquinanti attraverso biotecnologie presentano minori costi di investimento ed esercizio, minore difficoltà di inserimento in centrali già esistenti ed una più agevole gestione e manutenzione. I minori costi di investimento e la minore difficoltà di inserimento in centrali già esistenti derivano dalla molto più limitata dimensione degli impianti e dalla possibilità di effettuare la denitrificazione e la desolforazione nello stesso apparato. I minori costi di esercizio e la facilità di gestione e manutenzione sono invece da mettere in relazione con la loro particolarità di: – non richiedere l’impiego di alcun materiale catalitico; – non fare uso di ammoniaca come agente riducente; – non richiedere sorbenti in fase solida la cui movimentazione risulta gravosa. Nel presente rapporto vengono presentate, sia dal punto di vista prettamente chimico che impiantistico, alcune delle tecnologie di abbattimento per via biologica e sono effettuate valutazioni sulla possibilità di un loro impiego nelle centrali termoelettriche in relazione ai limiti eventualmente evidenziati. Purtroppo, sull’argomento in esame è stata reperita esclusivamente documentazione di parte che, proprio in quanto tale, non fornisce indicazioni obiettive su aspetti essenziali quali la reale efficacia del metodo, l’attendibilità dei vantaggi economici prospettati e l’attuale maturità industriale della tecnologia. L’impressione che si trae dall’analisi eseguita è che l’abbattimento biologico sia una tecnologia di notevoli potenzialità, ma i cui vantaggi impiantistici ed economici (un unico sistema di abbattimento per NO x ed SO x ; riduzione dei costi di investimento ed esercizio) devono ancora essere esaurientemente dimostrati.

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