Nell’ambito del programma triennale della Ricerca di Sistema, Progetto ENERIN – Sottoprogetto BIOCOMB, prosegue la valutazione della fattibilità tecnico-economica della produzione e dell’utilizzo di bio-olio da biomasse per pirolisi veloce in impianti di produzione elettrica. I precedenti rapporti ENERIN 2000/015 e ENERIN 2000/038 hanno trattato gli aspetti generali relativi sia al processo di pirolisi stesso sia all’utilizzo, per gli approfondimenti sperimentali, dell’impianto di tecnologia Ensyn di ENEL Produzione (PG), installato nei pressi della centrale a carbone da 150 MW di Bastardo. Dalle valutazioni effettuate appare che, una volta industrializzato, il processo di conversione delle biomasse in un combustibile liquido potrebbe avere prospettive sia nella cocombustione in grandi centrali termoelettriche, sia nell’utilizzo in motori a combustione interna. Il presente rapporto tecnico valuta più specificamente la fattibilità tecnica dell’impiego del bio-olio prodotto dal suddetto pirolizzatore in una delle caldaie a vapore dell’attigua centrale termoelettrica. L’analisi affronta i problemi di produzione, stoccaggio, pompaggio ed atomizzazione del combustibile in caldaia, con qualche cenno agli aspetti economici. Vengono proposti alcuni circuiti per alimentare con bio-olio un bruciatore appositamente attrezzato con una lancia ed atomizzatore dedicati. Tale bruciatore nel corso della sperimentazione funzionerà in parallelo agli altri bruciatori a carbone della centrale. Il quantitativo di bio-olio immesso sarà minore del 5% dell’input termico dell’impianto per non alterare sostanzialmente i parametri fondamentali di funzionamento. Facendo riferimento anche alle esperienze pregresse, maturate in ambito ENEL Produzione sull’impianto di Bastardo, il rapporto espone le problematiche affrontate per migliorare la qualità del bio-olio e definisce gli obiettivi del lavoro sperimentale ed il piano di lavoro da attuare. E’ stata pure condotta una valutazione degli aspetti critici, peraltro ancora da quantificare, relativi alle emissioni ed alla sicurezza dell’esercizio di impianti di questo tipo, aspetti legati soprattutto alla possibile presenza di un limitato numero di sostanze potenzialmente tossiche.