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Analisi sistematica delle interazioni tra il sistema elettromagnetico e i diversi comparti ambientali

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Analisi sistematica delle interazioni tra il sistema elettromagnetico e i diversi comparti ambientali

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:17 pm

L’obiettivo di questo rapporto consiste nell’approfondimento sistematico delle interazioni tra le attività ed i processi che caratterizzano il sistema elettrico ed i diversi comparti ambientali. Per descrivere adeguatamente le modalità impiantistiche e le risorse energetiche che vengono utilizzate in Italia per la fase di produzione elettrica è stata preparata, nella prima parte dello studio, una panoramica sulle tecnologie impiegate attualmente in questo settore. In particolare la trattazione è articolata mettendo in luce le peculiarità di ciascuna tecnologia analizzando i seguenti aspetti: • nozioni tecniche di base • impianti esistenti • stato della tecnologia • potenzialità • carichi e impatti ambientali Successivamente a questa descrizione sullo “stato dell’arte”, l’attenzione è stata incentrata sulle relazioni tra l’intero sistema elettrico e l’ambiente. Il sistema informativo realizzato nell’ambito di questo lavoro – secondo un approccio LCA – contiene informazioni sui carichi ambientali connessi ad ogni attività per la produzione elettrica: dai processi di estrazione delle risorse energetiche a quelli di distribuzione dell’elettricità agli utenti finali, il tutto con riferimento a otto tecnologie: termoelettrico a olio, gas e carbone, idroelettrico, geotermoelettrico, fotovoltaico, eolico e biomasse. La banca dati ha l’obiettivo in primo luogo di organizzare e classificare i carichi ambientali lungo i cicli di vita delle risorse energetiche, in secondo luogo di individuare nel modo più completo possibile tutti i fattori di pressione e ed in terzo luogo di fornire una stima, ove possibile quantitativa, sull’entità dei carichi ambientali predisponendo per ogni carico una sintetica scheda descrittiva. Dal punto di vista informatico il data base è stato realizzato grazie al supporto di un foglio di calcolo, Excel, in quanto esso presenta diverse funzionalità utili per la realizzazione di un DB: potenza di calcolo, comandi semplici ed efficaci per la rappresentazione di strutture gerarchiche, versatilità nella visualizzazione grafica oltre alla semplicità nel trattamento dei dati. Entrando nel merito della realizzazione dell’archivio è utile fare una distinzione tra gli aspetti relativi alla struttura e quelli riguardanti i contenuti. Per quanto riguarda la struttura, il ciclo di vita delle risorse energetiche è stato suddiviso in tre momenti principali denominati: “macrofasi”: Up-stream, Production, Down-stream. Nella prima fase vengono esaminati i processi a monte delle attività di produzione di elettricità, nella terza i processi a valle. Ogni macrofase è stata articolata in diverse attività. Per quanto riguarda l’Up-stream le tre attività più frequentemente usate sono: ricerca ed estrazione delle risorse energetiche, trasporto e trattamento delle risorse. Per Production e Down-stream invece è stata individuata rispettivamente un’unica attività: “Produzione di energia elettrica” e “Trasmissione e distribuzione”. Nell’ambito di ogni attività sono state previste tre fasi: realizzazione degli impianti, esercizio e dismissione. Per le fasi di esercizio di ogni attività è stato inoltre considerato un ulteriore livello – le “modalità” – attraverso il quale sono stati distinti gli “ingressi” di risorse agli impianti (principali, ausiliarie e idriche), le “uscite” e la presenza degli impianti (occupazione di suolo e intrusione visiva) .

I carichi classificati all’interno di questa architettura sono stati suddivisi in dieci categorie dette “carichi” qui di seguito citate: rumore e vibrazioni, traffico, polverosità, emissioni in atmosfera, acque, odori, rifiuti, incidenti e salute dei lavoratori, generazione di campi elettromagnetici e incidenti maggiori. Ogni categoria è organizzata in più livelli successivi di approfondimento, detti “Dettagli di carico”. Il numero di questi livelli successivi varia a seconda della tipologia di “carico” e della disponibilità di dati (Es.: Acque -> Acque biologiche -> BOD). Per quanto riguarda i contenuti dell’archivio, i dati quantitativi inseriti sono corredati da alcune informazioni che li contestualizzano. Queste informazioni più frequentemente sono: la fonte, il periodo di rilevamento o l’anno di pubblicazione del documento di origine, la località di rilevamento e la tecnologia di riferimento. Le fonti alle quali si è più frequentemente fatto riferimento sono: progetti internazionali su esternalità, studi Enel, rapporti ambientali, pubblicazioni relative al settore elettroenergetico e testi di legge. La realizzazione vera e propria della banca dati è stata sviluppata in tre sezioni separate: una per macrofase. Nell’ambito di ogni macrofase, per ognuno dei sei raggruppamenti di tecnologie – gli impianti termoelettrici a olio, gas e carbone sono stati accorpati in un’unica categoria – sono stati previsti due fogli di lavoro: le chck list e le schede. Nelle check list vengono elencati tutti i fattori di pressione organizzati secondo una struttura gerarchica che consente rapidamente di aumentare o diminuire il livello di dettaglio al quale reperire le informazioni suddivise per attività, fasi e modalità. La check list, infatti, grazie ad una rappresentazione grafica immediata, consente un facile impiego ed un accesso intuitivo ai carichi ambientali. Nella seconda sezione i fattori di pressione elencati nelle check list sono corredati da una scheda informativa che contiene informazioni riguardanti la natura dei processi che danno origine ai carichi, la loro quantificazione e le fonti da cui questi dati sono stati tratti. Per consentire un facile passaggio, per ogni tecnologia, dalle attività e fasi definite in ciascuna macrofase delle check list alle corrispondenti informazioni a carattere descrittivo e quantitativo collocate nelle rispettive schede, sono stati realizzati dei collegamenti ipertestuali. In conclusione, per fornire un’indicazione complessiva sul lavoro, è possibile dire che in generale il data base, da un punto di vista “strutturale”, ha raggiunto un buon livello di coerenza ed autoconsistenza; dal punto di vista della completezza dei contenuti, pur essendo stata individuata una rilevante quantità di carichi, la loro adeguata descrizione e quantificazione renderebbe utile in alcuni punti l’approfondimento del lavoro. Due tra gli utilizzi più importanti di questo DB sono: da un lato la possibilità di stabilire confronti con altre banche dati o studi a carattere ambientale, dall’altro l’integrazione dell’archivio con altri data base e strumenti di analisi e valutazione ambientale quali: �¾ A.M.C. (Analisi a molti criteri) �¾ D.S.S. (Sistemi di Supporto alle Decisioni) �¾ LCA (Analisi di ciclo di vita)

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