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Applicazione della Direttiva Europea sull’efficienza energetica ed i servizi energetici: contributo alla definizione di un Piano d’azione Nazionale dell’efficienza Energetica

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Applicazione della Direttiva Europea sull’efficienza energetica ed i servizi energetici: contributo alla definizione di un Piano d’azione Nazionale dell’efficienza Energetica

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:04 pm

Il presente Rapporto descrive le attività di Ricerca di Sistema svolte nell’ambito dell’Area USI FINALI, relativamente al Progetto 2: “Evoluzione della Domanda Elettrica e delle Tecnologie per gli Usi Finali”. L’oggetto del lavoro è stato l’individuazione del risparmio energetico potenziale ottenibile con azioni di miglioramento dell’efficienza finalizzate al conseguimento degli obiettivi indicati dalla Direttiva 2006/32/CE e dalla Presidenza del Consiglio Europeo di Bruxelles, nella sua comunicazione dell’8-9 marzo 2007. L’analisi svolta ha messo in evidenza la possibilità di ottenere un risparmio di energia finale, nell’anno 2016, pari al 9,6% della media dei consumi degli ultimi cinque anni, coerente con l’obiettivo indicativo del 9% fissato dalla Direttiva di cui sopra. A questo corrisponde un minor consumo di oltre 118 TWh/anno. Il contributo maggiore ai risparmi proviene dal settore Residenziale, con il 45%, seguito dal Terziario, con il 20% e, infine, da Trasporti e Industria, rispettivamente con il 18% e 17%. Per quanto riguarda gli ambiti di intervento fra gli usi finali, il comparto degli edifici sarà quello in cui si potranno conseguire i principali incrementi di efficienza, specialmente sul fronte della coibentazione delle pareti, della climatizzazione, dell’illuminazione e degli elettrodomestici “bianchi”. Importanti margini di intervento saranno inoltre possibili nell’Illuminazione Pubblica, con migliori corpi illuminanti e dispositivi di controllo del flusso luminoso, nell’Industria, grazie ad apparecchiature a basso consumo (lampade e motori), regolatori di velocità degli azionamenti e cogenerazione, e nei Trasporti, con la limitazione delle emissioni specifiche di CO 2 dei veicoli. Appare viceversa più critico il raggiungimento dell’obiettivo per il 2020, corrispondente ad un risparmio di energia primaria pari al 20% del consumo tendenziale. In tale anno si ritiene di poter ulteriormente stressare le azioni già attuate entro il 2016, alle quali si aggiungono ulteriori interventi, quali: la riduzione dei consumi di stand by, importanti miglioramenti nella siderurgia e nelle infrastrutture elettriche, nonché l’adozione delle Best Practices nei principali processi termici industriali. Ciò nonostante, il risparmio non potrà superare le 34 Mtep/anno, con un’incidenza percentuale di circa il 15% dei consumi tendenziali. Per le modalità di attuazione della decisione del Consiglio Europeo, ne deriverà necessariamente un maggior quantitativo di energia da produrre con fonti rinnovabili, il cui ammontare complessivo nel 2020 dovrebbe superare le 37 Mtep/a.

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