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Applicazione della metodologia water footprint a tecnologie per la generazione elettrica nel contesto italiano

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Applicazione della metodologia water footprint a tecnologie per la generazione elettrica nel contesto italiano

Il presente rapporto descrive l’applicazione della metodologia “water footprint” a tecnologie per la generazione elettrica nel contesto italiano, concentrando l’attenzione sugli aspetti relativi alla scarsit idrica. La valutazione viene focalizzata sugli impianti a ciclo combinato a gas naturale.

Nel presente rapporto viene descritta un’applicazione della metodologia “water footprint” ISO 14046 a tecnologie per la produzione elettrica nel contesto italiano.

Viene, in primo luogo, descritto l’approccio metodologico e sono affrontati gli aspetti relativi all’inventario dei dati di consumo idrico per la produzione elettrica e alla corretta localizzazione dei processi. Viene inoltre riportato un approfondimento sui diversi metodi di valutazione della water scarcity footprint.

L’applicazione della metodologia è stata focalizzata su una specifica tipologia di impianto: il ciclo combinato a gas naturale in quanto rappresentativo del parco impiantistico italiano. Ciò ha consentito di dedicare particolare attenzione sia alla fase di inventario, che a quella di valutazione di impatto che ha previsto l’utilizzo di diversi metodi di valutazione di impatto e il confronto tra i rispettivi risultati. L’applicazione presentata farà da base e guida metodologica per la successiva applicazione della metodologia al mix produttivo nazionale.

I principali consumi idrici per la produzione elettrica di un ciclo combinato a gas naturale risultano associati alla fase di esercizio e quindi ai processi di raffreddamento, anche se la fase di approvvigionamento del gas naturale risulta rilevante.

I dati di inventario relativi alle tipologie di sistemi di raffreddamento meritano particolare attenzione, come emerso anche dall’analisi di sensibilità condotta. L’utilizzo della ripartizione percentuale dei diversi sistemi di raffreddamento dedotta dalle dichiarazioni ambientali delle aziende registrate EMAS, in luogo di quella da letteratura, ha portato a differenze nei risultati sia in termini di consumi idrici complessivi, che in termini di water scarcity footprint, non trascurabili.

Un aspetto metodologico cruciale è la scelta del metodo di valutazione di impatto: l’utilizzo di diversi metodi di valutazione comporta, infatti, differenze apprezzabili nei risultati. Molta cura va prestata dunque all’analisi e all’interpretazione dei risultati tenendo sempre ben presente la distinzione tra risultati in termini di consumi idrici e risultati in termini di impatto sulla disponibilità di risorsa.

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