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Aspetti di sicurezza legati allo stoccaggio geologico dell’idrogeno

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Aspetti di sicurezza legati allo stoccaggio geologico dell’idrogeno

La conversione del surplus di energia prodotta da fonti rinnovabili in idrogeno e lo stoccaggio in caverne di sale, serbatoi di idrocarburi esauriti e acquiferi è un’opzione interessante per garantire la disponibilità di energia per lunghi periodi di tempo. Mentre i rischi legati allo stoccaggio del gas naturale nel sottosuolo sono noti, poco esplorati sono quelli legati all’idrogeno. Il documento analizza i principali problemi di sicurezza associati allo stoccaggio geologico dell’idrogeno.

L’idrogeno occupa una posizione rilevante nel piano energetico nazionale per favorire il raggiungimento degli obiettivi ambientali e per garantire una produzione più sicura e affidabile di energia al crescere della generazione da fonti rinnovabili. Queste ultime, caratterizzate da una marcata discontinuità e aleatorietà, possono indurre rilevanti problemi di gestione della rete elettrica a causa degli imprevedibili sbilanciamenti tra produzione e consumo.

 

Pertanto, la conversione del surplus di energia elettrica prodotta dalle fonti rinnovabili in idrogeno, immagazzinabile per lunghi periodi e utilizzabile sul posto o trasportabile (almeno entro determinati limiti) nella rete gas, può assicurare una maggiore stabilità alla rete elettrica, disaccoppiando spazialmente e temporalmente la produzione dall’utilizzo. Da questo punto di vista, lo stoccaggio dell’idrogeno in caverne di sale, giacimenti di idrocarburi esauriti e in depositi acquiferi è un’opzione interessante per garantire l’approvvigionamento energetico su prolungati periodi di tempo.

 

L’uso del sottosuolo per lo stoccaggio di energia può, tuttavia, introdurre dei rischi che possono avere un impatto negativo sulla salute, sull’ambiente, sulla economia oltre che sull’accettabilità della tecnologia da parte della pubblica opinione. Mentre i rischi associati allo stoccaggio geologico del gas naturale sono noti da decenni, poco esplorati sono quelli connessi allo stoccaggio dell’idrogeno che possiede, rispetto ad altri gas combustibili, peculiari caratteristiche chimico-fisiche quali a esempio ampi intervalli di infiammabilità, elevata diffusività nei materiali, bassa energia di ignizione.

 

Obiettivo del presente documento è, pertanto, quello di analizzare le principali problematiche di sicurezza legate allo stoccaggio geologico dell’idrogeno, nell’ottica che una maggiore conoscenza della hydrogen safety possa migliorare la consapevolezza e la fiducia nell’utilizzo di questa tecnologia. In particolare, si affrontano i problemi relativi all’impatto dell’idrogeno sulla integrità e durabilità dei materiali, alle fughe dal sottosuolo e dal pozzo, alla diffusione, dissoluzione e contaminazione dell’idrogeno all’interno del deposito, alla subsidenza e sismicità indotta. Lo studio include alcune considerazioni sull’approccio metodologico da usarsi per l’analisi di rischio degli impianti di superficie, derivanti dall’esperienza maturata, negli anni, nella gestione degli impianti di stoccaggio del gas naturale.

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