Nel presente rapporto viene illustrata l’attività di ricerca connessa allo studio del particolato atmosferico, costituita da particelle di dimensione inferiore ai 10um (PM10). Tale frazione è facilmente respirabile ed è in grado di depositarsi negli strati più profondi dell’apparato respiratorio, dove può causare numerosi effetti sulla salute umana. Le fonti di PM10 sono costituite primariamente dai processi di combustione (combustione di carbone, petrolio e loro derivati) e secondariamente da fenomeni di ossidazione chimica di gas atmosferici. Poiché il sistema elettrico costituisce una delle sorgenti prevalenti di particolato risulta essenziale valutare, mediante studi sia sperimentali che modellistici, il contributo di tale fonte sui livelli raggiunti da tale inquinante ed eventualmente di predisporre azioni di contenimento di tali emissioni . Tale attività ha compreso lo svolgimento di una campagna sperimentale e la messa a punto di un codice di calcolo finalizzato allo studio della dispersione in inquinanti in atmosfera sia in forma gassosa che particellata. In particolare vengono di seguito descritte le seguenti attività: 1. realizzazione della campagna sperimentale svoltasi nel periodo 1-31 luglio 2000 e finalizzata alla misura di particolato. Tale campagna è stata effettuata all’interno della sede CESI di Segrate, per quanto concerne le misure chimiche, e all’esterno (Ispra – C.C.R. e Milano – P.zza Carbonari) per l’effettuazione di sondaggi verticali di parametri chimici (ozono, aldeidi e composti organici volatili) e meteorologici. messa a punto di una versione del codice STEM comprendente un modulo per il trattamento del PM10 (particolato con diametro inferiore a 10 µm) ed applicazione del codice ad un episodio di smog fotochimico nell’area lombarda.