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Caratterizzazione di Membrane Semipermeabili per Osmosi Diretta

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Caratterizzazione di Membrane Semipermeabili per Osmosi Diretta

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:38 pm

Nell’ambito della Ricerca di Sistema ENERIN/IDRAPEL è in corso di sviluppo il progetto SALPO, teso alla valutazione sperimentale della fattibilità della produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento di gradienti di salinità mediante processi osmotici. In questo rapporto sono presentati e discussi i risultati di un’attività sperimentale di laboratorio finalizzata alla selezione di membrane da utilizzare nel processo di pressure retarded osmosi, nell’ambito del progetto stesso. Il sistema sfrutta il processo di osmosi tra due soluzioni a differente concentrazione, in particolare acqua dolce ed acqua marina, per aumentare la portata dell’acqua salata e alimentare una turbina idraulica. Il cuore del processo è costituito dal modulo di membrana che governa il passaggio di acqua tra le due soluzioni. Poiché non sono disponibili dati di letteratura su membrane che operino con soluzioni il cui gradiente di salinità è quello previsto, si è reso necessario eseguire prove sperimentali ad hoc, nelle condizioni operative dell’impianto SALPO. Le membrane esaminate sono di tipo commerciale e per osmosi inversa (non essendo disponibili membrane commerciali per osmosi diretta). I modelli scelti sono di diverso materiale (cellulosa acetato e poliammide) e con campi applicativi differenti: per soluzioni salmastre (brackish) e ad elevata salinità (sea water), con permeazione elevata o elevata reiezione. Dapprima si sono condotte delle prove di osmosi inversa per definire i parametri specifici delle membrane e, successivamente, si sono eseguiti dei test di osmosi diretta con un circuito appositamente realizzato per la sperimentazione. I risultati hanno evidenziato che la membrana di cellulosa-acetato presenta la permeazione più elevata, seguita da quelle per soluzioni salmastre, mentre la membrana per soluzioni ad elevata salinità ha fornito le permeazioni più basse. Le prove effettuate quest’anno, per discriminare le diverse membrane, sono state condotte in condizioni pseudo-ideali e in modo statico. Per una definizione dei parametri operativi effettivi, occorrerà eseguire dei test in condizioni dinamiche e soluzioni simulanti quelle reali.

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