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Confronto tra metodologie per l’analisi costi benefici (ACB) delle Smart Grid

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Confronto tra metodologie per l’analisi costi benefici (ACB) delle Smart Grid

Vengono discusse le ragioni per effettuare l’analisi costi/benefici dei progetti Smart Grid el’importanza di adottare un comune riferimento metodologico in ambito europeo. Vengonodescritte e confrontate la metodologia sviluppata dall’EPRI/DOE negli Stati Uniti, e quellaproposta dal JRC per l’Europa evidenziandone differenze e criticità.

L’attività svolta è consistita essenzialmente nello studio e nel confronto critico di due principali metodologie per l’analisi costi/benefici (CBA) di progetti Smart Grid presenti in letteratura: quella sviluppata dall’EPRI (Electric Power Research Institute) per gli USA e quella proposta dal JRC (Joint Research Institute) per l’Europa. In entrambi i casi la motivazione alla base dello sviluppo metodologico è legata al fatto che la transizione verso le “Smart Grid” è un traguardo a lungo termineche richiede di bilanciare gli intenti delle politiche energetiche e ambientali con le esigenze deglioperatori del mercato dell’energia. Nel rapporto sono descritte in dettaglio la metodologia EPRI e quella elaborata dal JRC. La metodologia EPRI di CBA monetaria è stata applicata dal DOE per realizzare uno strumentosoftware, lo Smart Grid Computational Tool, al fine di giudicare e comparare secondo una procedurastandard i benefici economici di progetti dimostrativi di tecnologie e sistemi, verosimilmente in ambiti abbastanza circoscritti. Per questo motivo e per il fatto di volersi rivolgere a soggetti diversi, dalfinanziatore al destinatario dell’iniziativa, l’applicazione presenta delle caratteristiche che la rendonoattraente per la facilità di utilizzo ma che appaiono un pò riduttive per la rigidità della schematizzazioneadottata.La metodologia sviluppata dal JRC per l’Europa evidenzia innanzitutto come la CBA in terminimonetari costituisca solo un aspetto di una più globale valutazione dell’impatto di un progetto SmartGrid. L’approccio generale proposto consiste nell’integrare l’analisi puramente economica dei costi edei benefici riguardanti tutti i soggetti interessati con una valutazione qualitativa che considera gliimpatti non monetizzabili. Per la parte monetaria, la metodologia CBA del JRC si basa su quella EPRI,opportunamente modificata per tener conto delle diversità sia in campo tecnologico che normativopresenti in ambito europeo. I passi logici che portano alla definizione dei benefici sono analoghi, tuttavia nella procedura JRC sirilevano alcune significative differenze: le principali sono la mancanza di una lista predefinita dipossibili assets di rete (quelli relativi al progetto devono essere specificati dallo sviluppatore che devepoi individuare la corrispondenza con le funzionalità) e il fatto che non è suggerita alcunacorrispondenza di massima tra funzionalità e benefici per cui anche questa valutazione è lasciata integralmente a chi effettua la CBA.La metodologia CBA proposta dal JRC si presenta nel complesso molto più adattabile alla specificità deisingoli progetti e alle diverse realtà locali rispetto a quella EPRI: risulta quindi applicabile ad un più ampio spettro di progetti ma al costo di un maggiore sforzo descrittivo e, soprattutto, al costo di una maggiore soggettività di valutazione che si traduce, alla fine, in una minore confrontabilità dei risultati. L’applicazione delle metodologie al caso di un progetto AMI (Advance Metering Infrastructure),limitatamente alla caratterizzazione del progetto e alla individuazione dei benefici, ha confermato comela procedura JRC, sebbene più flessibile, comporti una maggiore criticità di definizione dell’interopercorso assets →benefici, anche in un caso relativamente semplice.

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