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rapporti - Deliverable

Disamina delle modalità operative e delle problematiche delle Società di fornitura di Servizi Energetici (ESCO) in Paesi esteri.

rapporti - Deliverable

Disamina delle modalità operative e delle problematiche delle Società di fornitura di Servizi Energetici (ESCO) in Paesi esteri.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:52 pm

Generalità Nel contesto della rinnovata impostazione di politica energetica nazionale, conseguente dalla liberalizzazione dei mercati energetici, hanno trovato spazio e possibilità di sviluppo le Società di fornitura di Servizi Energetici (ESCO) operanti mediante strategie di sostegno agli investimenti basate su strumenti della cosiddetta finanza di progetto. Tra questi, emerge il cosiddetto Finanziamento tramite Terzi (FTT), la cui caratteristica saliente è quella di prevedere la fornitura globale di servizi di diagnosi, progetto, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici da parte di una società di servizi energetici, che si ripaghi l’investimento utilizzando per un certo numero di anni il valore economico del risparmio energetico conseguibile dopo l’intervento. Secondo questa formula, la Società di servizi interessata si addebita tutti i costi dell’intervento (progetti, attrezzature, mano d’opera, capitale, attività gestionali e manutentive), facendosi poi rimborsare e remunerare dal cliente condizionatamente e proporzionalmente alle economie prodotte. La ESCO, quindi, fa dipendere il proprio profitto anche dal risparmio derivante dal successo del progetto, scommettendo sulle proprie capacità gestionali e di valutazione dei rischi. Nell’applicazione del FTT, il fornitore di servizi non è più un fornitore classico, ma un vero e proprio partner dell’utente finale/cliente, poiché è suo interesse realizzare a regola d’arte e gestire con massima efficienza l’intervento proposto. Da parte sua, invece, il cliente ha l’occasione di veder realizzati ammodernamenti tecnologici del suo patrimonio impiantistico a costo zero, trasferendo sul fornitore i rischi tecnici, liberandosi di oneri gestionali che non attengono alla sua missione aziendale, assicurandosi contrattualmente un risultato economico, e di diventare proprietario dei nuovi impianti alla scadenza del contratto, senza aver sostenuto direttamente spese d’investimento. Meccanismi di questo genere si stanno rivelando particolarmente idonei per il soddisfacimento simultaneo di esigenze sociali di risparmio energetico e di salvaguardia ambientale (quali ad esempio quelle sancite dalla legislazione vigente, in particolare dai recentissimi decreti sulla riduzione di consumi di energia primaria), assieme a quelle di profitto per l’industria elettrico/energetica. In questo contesto, una tematica di rilievo che ha sollevato interesse a livello nazionale è l’identificazione del quadro di riferimento tecnico, normativo e legale che consenta la nascita e consolidi lo sviluppo di ESCO in quanto attore di primo piano in interventi di risparmio energetico. In risposta ad un’esigenza del genere CESI ha svolto uno studio, prevalentemente esplorativo, nel 2000; un recente rapporto (CESI SFR-A1/018075) ha descritto i risultati ottenuti attraverso il proseguimento dell’attività, che è consistita appunto nell’identificazione del panorama e delle problematiche (legali, contrattualistiche, barriere culturali, ecc.) attinenti alla realtà italiana. Nell’ambito dell’Implementing Agreement Demand Side Management della International Energy Agency (IEA/DSM) si è recentemente costituito un gruppo di lavoro internazionale, di cui fanno parte, oltre all’Italia, la Finlandia, il Giappone, la Svezia, la Norvegia, la Francia, gli Stati Uniti e l’Olanda. Il gruppo ha come oggetto lo studio della problematiche connesse con il Performance Contracting, che è il principale strumento contrattuale attraverso il quale operano generalmente le ESCO. Il citato gruppo di lavoro ha messo a punto, attraverso i rappresentanti delle Nazioni partecipanti, una serie di “country report” in cui viene analizzato il contesto energetico nazionale, le aspettative nei confronti delle ESCO, le effettive modalità operative di queste e le problematiche che esse incontrano, questioni contrattuali, legali ed infine una rassegna di casi di studio, ove disponibili. I country reports, nella loro forma più aggiornata, sono riportati in forma integrale negli allegati da A ad F e sono da ritenersi “self-explaining” per quanto riguarda il loro contenuto. Il country report italiano non è stato riportato in quanto del tutto analogo al citato rapporto CESI SFR-A1/018075. Tutto il materiale è ancora in corso di elaborazione da

parte del gruppo, allo scopo di consentire una visione comparativa immediata delle varie realtà internazionali. Le risultanze di tali analisi saranno oggetto di un futuro rapporto di sintesi. Si ritiene fin d’ora di sottolineare il contributo fornito dalla Finlandia e dagli Stati Uniti.

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