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Elementi per la valutazione della sostenibilità del sistema elettrico – analisi del comparto ATMOSFERICO.

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Elementi per la valutazione della sostenibilità del sistema elettrico – analisi del comparto ATMOSFERICO.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:27 pm

L’attività svolta nell’ambito del tema "Atmosfera" del progetto "Sostenibilità del sistema elettrico" è stata orientata principalmente all’inquadramento delle tematiche atmosferiche e all’individuazione di un percorso di analisi, concordemente al reperimento di dati e alla produzione di elaborazioni valutative di base. Nel concreto si è proceduto individuando innanzitutto le principali tematiche che coinvolgono il comparto atmosfera nell’analisi della sostenibilità del sistema produttivo elettrico, ed il ruolo del sistema elettrico stesso. Si è adottata una metodologia di analisi delle stesse coerente con lo schema DPSIR (Domanda, Pressione, Stato, Impatto, Risposta), come proposto da UN. E’ stato quindi definito il ruolo dei diversi ambiti produttivi e di consumo. In generale, la valutazione della qualità dello stato del sistema in studio, o di un suo comparto, può essere uno strumento per operare in termini di indirizzo della domanda o di modificazione delle forze che insistono sul sistema stesso, per ottenere un diverso stato. In questo senso si sono individuati alcuni obiettivi di qualità pertinenti al comparto ambientale atmosferico (espressi in termini di rispetto delle concentrazioni limite introdotte dalla normativa, contenimento delle eccedenze critiche, etc.), e gli indicatori che ne permettono la misurabilità. Si è inoltre condotto uno studio per l’adeguamento della struttura valutativa degli impatti ambientali sul comparto atmosferico del modello di valutazione del grado di sostenibilità (POLESTAR) selezionato dal gruppo di lavoro. Lo schema proposto aumenta la qualità delle informazioni in uscita dal modello e costituisce un utile sistema per condurre prime valutazioni in merito la sostenibilità del sistema elettrico italiano. All’interno di questo item si sono pertanto forniti i seguenti contributi: �• reperimento dati di input al modello, relativi ai contributi al comparto atmosferico dei vari settori produttivi, acquisiti con differente risoluzione spaziale; �• re-impostazione concettuale del sistema di aggregazione-valutazione degli indicatori, mediante l’utilizzo di schemi valutativi più complessi di quanto presente nello schema POLESTAR, anche con la formulazione di indicatori integrati.

Analizzando l’attività svolta più in dettaglio, sono state analizzate le forme di interazione del settore elettrico con l’ambito atmosferico in termini di analisi degli obiettivi di qualità e di individuazione di indicatori adatti alla rappresentazione sia delle dinamiche interattive e che della misura del grado di raggiungimento degli obiettivi. Più precisamente è stata quindi condotta un’indagine, per ogni tematica, secondo le seguenti voci: �• Disamina dell’insieme degli atti sottoscritti in ambito internazionale, di accordi o protocolli, che riguardano la singola tematica e i suoi riflessi sulla sostenibilità del sistema elettrico �• Disamina delle normative internazionali, e recepimenti di questi a livello nazionale. �• Identificazione degli obiettivi di qualità identificati o proposti dalla normativa �• Sono poi stati identificati alcuni elementi caratteristici delle singole tematiche, quali: – Identificazione di tipo qualitativo della catena di trasmissione degli impatti; – Analisi delle diverse scale di analisi del fenomeno, sia in termini di lettura delle sorgenti che di valutazione degli impatti; – Identificazione degli ambiti territoriali più rilevanti in termini di tipologia spaziale e temporale (ampiezza degli impatti, sensibilità al fenomeno, durata degli effetti, cumulatività di questi, tempi di reazione del fenomeno); �• Analisi qualitativa dei settori coinvolti in ciascuna tematica ambientale in termini di macrosettori (industriale, energetico, civile, agricoltura, etc); �• Proposta, per ciascuna tematica, di indicatori che siano in grado di misurare: – lo stato del sistema atmosferico in relazione al sistema elettrico e alle sue fasi funzionali (dall’approvvigionamento di risorse al consumo energetico); – il grado di raggiungimento degli obiettivi identificati a livello nazionale ed internazionale; – il livello di sostenibilità di scelte energetiche per il comparto atmosferico per ciascuna delle tematiche individuate; – scenari energetici �• Elaborazioni per rappresentare, con ampia risoluzione spaziale e provinciale, elementi che siano in grado di distinguere i diversi gradi di criticità delle variabili di stato e il tipo di risposta del sistema naturale in riferimento al comparto atmosferico. Nell’ottica di correlare le cause di inquinamento (elementi di pressione) agli effetti, mediante una catena logica che coinvolga le concentrazioni di inquinante, e di creare relazioni che permettano di misurare la sostenibilità di scenari, è stata condotta un’analisi territoriale (su base nazionale e provinciale) relativa al 1998 (anno base per lo studio effettuato) dei principali indicatori; l’analisi è stata condotta sulla base di: �• Emissioni -in termini di inventari delle emissioni; di fatto le emissioni di composti inquinanti possono indurre significative modificazioni nel comparto atmosferico dando luogo a fenomeni chimico-fisici potenzialmente pericolosi sia per gli ecosistemi che per la salute dell’uomo.

L’inventario delle emissioni predisposto è piuttosto completo sia in termini di copertura che dettaglio spazio-temporale. Per quanto riguarda le specie chimiche, il database contiene informazioni sui principali inquinanti convenzionali e sui gas-serra, mentre risulta alquanto carente per ciò che concerne le emissioni di gas che depauperano l’ozono troposferico. Inoltre i dati sono ricavati da diversi inventari su cui sono stati effettuati dei confronti che hanno confermato la consistenza delle stime utilizzate. �• Concentrazioni- ovvero in termini di qualità dell’aria, con particolare riferimento all’ambiente urbano; indicatori che vengono generalmente utilizzati per monitorare lo stato dell’atmosfera e valutarne l’eventuale stato di pericolosità, sono costituiti da misure o stime di concentrazioni; la scarsa disponibilità di dati misurati in modo da rilevare fenomeni medi, e di qualità uniforme sul territorio nazionale ha condotto a seguire due strade: l’utilizzo dei dati sperimentali di concentrazione disponibili e l’acquisizione di dati ottenuti come output di modelli chimico diffusionali (es.:EMEP). Si segnala che il data base costituito da dati forniti da modelli contiene indicazioni omogenee su tutto il territorio nazionale. �• Deposizioni- ovvero come valutazione degli effetti dell’apporto di inquinanti al suolo o sulla vegetazione -tramite deposizioni umide o secche- volta ad un’analisi sulla base del concetto dei carichi critici e delle eccedenze critiche; tale studio relativizza i giudizi sui livelli di inquinamento in base alla sensibilità dei sistemi naturali esposti all’inquinamento ("recettori"). Anche per le deposizioni si è costruito un data base completo su territorio nazionale, sulla base di risultati di modelli diffusivi e di evoluzione chimica riconosciuti in ambito internazionale. Elaborazioni condotte sui dati disponibili hanno permesso di condurre una serie di considerazioni preliminari. Sono poi stati identificati, per ciascuna tematica, schemi di tipo relazione causa/effetto -strumenti modellistici a vario grado di complessità- in grado di trasformare variazioni di indicatori di pressione (quali le emissioni) in variazioni di condizioni di stato (concentrazioni) e successivamente di impatto (effetti su salute ed ecosistemi). L’insieme di questi elementi sono da intendere come strumenti operativi utili nella valutazione del grado di sostenibilità di opzioni di sviluppo.

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