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rapporti - Deliverable

Evoluzione delle reti MT attive: algoritmi di controllo centralizzato e test in campo reale

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Evoluzione delle reti MT attive: algoritmi di controllo centralizzato e test in campo reale

Il documento descrive l’attività di integrazione del controllore VoCANT nel sistema ditelecontrollo di una rete MT reale e i primi risultati delle prove in campo. Sono inoltreriassunte le attività relative al simulatore di campo FiSi, dedicate al miglioramento delmotore di calcolo (controllo locale dei generatori, esercizio in isola) e alla virtualizzazionedell’interfaccia utente.

Il documento riassume l’attività dedicata al miglioramento di VoCANT (Voltage Controller in ActiveNetwork Topology), l’applicativo per il controllo centralizzato per una rete attiva di distribuzione MTavviato nei precedenti periodi di Ricerca di Sistema (RdS). VoCANT garantisce che la rete attivacontrollata operi nel rispetto dei vincoli tecnici (tensioni ai nodi, correnti nei rami, scambi di reattivo conla rete AT), agendo con opportune azioni di controllo su risorse proprie del distributore (variatore sottocarico, eventuali sistemi di accumulo) e risorse offerte da terzi (modulazione della potenza reattiva eattiva dei generatori). Il sistema di controllo centralizzato è basato su un Optimal Power Flow (OPF) incorrente alternata, che individua la soluzione ottima minimizzando una funzione di costo su un arcotemporale di 24 ore (la presenza di dispositivi di accumulo richiede la gestione di vincoli intertemporali). L’attività del periodo di riferimento ha visto l’avvio della fase di integrazione di VoCANT all’interno diun sistema di controllo di una rete MT reale, nell’ambito della collaborazione con ACEA e del progettoEU GRID4EU, con lo scopo di migliorare l’algoritmo e mettere a punto le interfacce di scambio dati coni diversi ambienti e valutare i risultati dei primi test in campo.Nel periodo di riferimento, in particolare, sono state condotte delle prove preliminari su una porzioneridotta di una rete reale di una grande metropoli italiana, come attività preliminare all’installazione su una più vasta infrastruttura interamente di Media Tensione. Le analisi in linea hanno evidenziatointeressanti azioni da implementare per il miglioramento dell’esercizio di rete e la messa in provacontinuativa dell’apparato ha fornito risultati eccellenti in termini di affidabilità; i tempi di esecuzionedei calcoli si sono inoltre dimostrati compatibili con un funzionamento ordinario del controllore. Accanto all’attività sul controllore, si è proceduto nell’ulteriore sviluppo del simulatore di campo. Siricorda che la simulazione statica della rete riveste un ruolo molto importante in quanto lo strumentofornisce un supporto in sede di progettazione del sistema di controllo e per l’analisi di situazioni che non è possibile replicare in campo. Il simulatore realizzato da RSE nelle precedenti annualità (FiSi FieldSimulator) si basa sul metodo del Power Flow (PF), fondato sul bilancio energetico del sistema elettricoin condizioni di regime stazionario. Sulla base di una approfondita indagine bibliografica e dell’analisi di alcuni dei simulatori disponibili, l’attività di ricerca è stata focalizzata sullo sviluppo di uno strumentodi PF estremamente flessibile, avente lo scopo di simulare il comportamento statico di una data rete elettrica in un ampio spettro di scenari. Allo stato attuale, il software realizzato è in grado di determinare il punto di equilibrio di un sistema elettrico in cui sono state previste:
– le funzioni di regolazione di potenza attiva e reattiva in logica locale (secondo le recenti versionidi CEI 0-16 e CEI 0-21);
– le funzioni di autoregolazione e controllo locale dei carichi;
– la possibilità di replicare il funzionamento in isola, mediante l’introduzione del controllo di frequenza.
Al fine di rendere il simulatore più flessibile e adattabile a diverse configurazioni HW/SW dei PC su cuiviene utilizzato, si è inoltre avviata, in collaborazione con IESolutions, l’attività di separazione dell’interfaccia dal motore di calcolo (virtualizzazione della HMI, Human Machine Interface). In collaborazione con l’università di Bergamo, infine, è stata svolta una serie di prove sul nuovoalgoritmo di ottimizzazione messo a punto nella precedente annualità di RdS (STUDIO), al fine diverificare le potenzialità dei due diversi algoritmi in condizioni significative. In particolare, si sonovalutati i limiti di STUDIO, anche in termini di tempo di computazione, in relazione ad ognuna delle funzionalità che sono state introdotte.

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